La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità (A.Einstein)
LA DOMANDA
Cosa abbiamo visto ieri sera?Non è facile dare un’etichetta allo spettacolo che ha debuttato ieri sera al Teatro Nuovo ieri sera, senza contare che io odio dare etichette.
Sgombrato il campo dall’idea che musical sia solo lustrini e paillettes e gambe al vento – spettacoli come Next To Normal ed altri di questa nuova linfa che sta entrando in Italia -, resto dubbiosa.
L’ideatore di tutto l’ambaradan (mai termine, forse desueto, fu più azzeccato), Pietro Contorno (che aveva già portato in Italia Spring Awakening, con la Compagnia livornese TODOMODO, per Musica Ribelle in coproduzione con Bags Entertainment), ha parlato di prosa con canzoni. Ecco, forse, ma è ancora riduttivo per descrivere “MUSICA RIBELLE – La Forza dell’Amore” , con i brani di Eugenio Finardi.
Prosa sicuramente, perché abbiamo visto uno spettacolo con una recitazione curata, molto diversa da quella che è, spesso sopra le righe e fumettistica, di alcuni musical: merito probabilmente del regista Emanuele Gamba, che ci ha dato un allestimento curato, con scenografie mobili ed un cast di livello che riesce a riempire ogni singolo spazio della scena.
Merito di una drammaturgia approfondita, certamente non didascalica, ma che dà pennellate di passato e presente, ben mescolate ed a volte quasi “contemporanee”.