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giovedì 22 settembre 2016

Love Story il musical: recensione e video del curtain call



L’amore è una cosa meravigliosa, così dicono, anche se a volte fa malissimo.

Chi non ha pianto su uno dei film più strappalacrime e romantici della storia, Love Story, pellicola del 1970, dalla colonna sonora di Francis Lai, bellissima e straziante?

Pochi sanno che il film divenne musical: dopo la presentazione al Festival di Chichester, nel novembre 2010, la versione originale ha debuttato a Londra, al Duchess Theatre, con musiche di Howard Goodall e liriche di Stephen Clark (con tre nomination ai Laurence Olivier Award). Dopo gli Stati Uniti, lo spettacolo è stato in scena in Olanda con una produzione di Stage Entertainment in un tour di oltre 150 date ed ora è arrivato in Italia, prodotto da Compagnia delle Formiche in collaborazione con Project Leader e Accademia musicale di Firenze.



Atto unico di 1 ora e quaranta minuti, lo spettacolo, con orchestra dal vivo (da camera di 7 elementi, quintetto d'archi, piano e chitarra acustica), di bianco vestita, come nell’edizione originale, si presenta al pubblico con grande raffinatezza e compostezza.

Un musical atipico, con parecchia prosa e senza coreografie (forse per questo ha scelto di andare al teatro Carcano) ed, ovviamente visto anche il tema, senza lustrini e paillettes.

Un quadro delizioso per gli occhi, quello delineato dalle scenografie di Gabriele Moreschi, incorniciato da alberi che potrebbero essere aceri giapponesi o piante perennemente spennellate di rosso/marrone, da autunno a New York, per una storia d’amore che nasce una sera d’inverno e si conclude, drammaticamente, ancora in inverno, con tanto di neve sul finale.


E le nuove generazioni, che non conoscono il film, partiranno subito dal mancato happy end, con, ad apertura del sipario, il funerale della protagonista, che, si scoprirà alla fine, morirà di leucemia a 25 anni.


Non è uno spoiler, quindi, questa notizia, che sottolinea come tutta la trama sia un delicato flashback, in cui si ripercorrono le tracce della love story tra i due protagonisti, Oliver Barret e Jennifer Cavalleri, rampollo di ottima famiglia, e deliziosa studentessa povera ma bella, interpretati dai praticamente esordienti Davide Sammartano e Maria Giulia Olmi.


I due protagonisti duettano sull’ottima partitura, con efficaci adattamento testi e liriche di Alessio Fusi, che non fanno assolutamente stonare l’italiano sull’originale inglese: non facile dare corpo a due personaggi giovani e sereni, pieni di sogni ed aspettative, mentre il pubblico consapevole, già intravede tra di loro lo spettro della morte, come una macchia scura a centro scena.

Momenti intensi si alternano a fasi decisamente più leggere, come il simpatico duetto sulla pasta che strappa applausi a scena aperta.


Le ottime voci intonatissime e potenti fanno da contraltare ad una recitazione a tratti innaturale, dovuta probabilmente alla poca esperienza degli artisti, che però avranno modo di farsi le ossa, nel corso del tour che è appena partito.

Stesso discorso per la regia, di Andrea Cecchi, che alterna momenti importanti e ben delineati, come la partita iniziale, con un buon scambio di parti, ad altre meno convincenti, come l’annuncio della malattia da parte del medico al marito.

Buoni tutti i comprimari, su cui spiccano i rodatissimi Fabrizio Corucci, come padre di lei e la di lei mamma defunta per la stessa malattia, Chiara Materassi.


Costumi azzeccatissimi anni ’70 (Elisabetta Lombardi, Lucia Pini, Marta Regolini) e buone luci di Emanuele Agliati completano uno spettacolo che va visto, per l’idea, la forza del progetto il lancio di nuove leve ed i tanti pregi che ho sottolineato.

Sempre felice di questi progetti, che ci fanno intendere che la voglia di fare musical, anche particolari, poco noti e non particolarmente leggeri, c’è: ed il pubblico inizia a rispondere. Complimenti quindi alla Produzione che ha deciso di portarlo da noi e complimenti per la scelta di nomi non famosi, al posto di vip, televisivi e non, che avrebbero potuto mettere in secondo piano il titolo.

Lo spettacolo sarà al teatro Carcano di Milano dal 21 al 25 settembre 2016 e al teatro Sistina di Roma il 10 ottobre 2016, per poi debuttare con la tournée ufficiale nella stagione teatrale 2017/2018.

Portatevi i fazzoletti.

Per maggiori informazioni www.lovestoryilmusical.it


Instagram https://www.instagram.com/lovestoryilmusical/

DATE ANTEPRIME

21 settembre 2016 ore 20:30 - Teatro Carcano - Milano
22 settembre 2016 ore 20:30 - Teatro Carcano - Milano
23 settembre 2016 ore 20:30 - Teatro Carcano - Milano
24 settembre 2016 ore 20:30 - Teatro Carcano - Milano
25 settembre 2016 ore 16:00 - Teatro Carcano - Milano
10 ottobre 2016 ore 21:00 - Teatro Sistina - Roma

Nel 2003 un gruppo di amici decide di portare in scena il celebre musical “Aggiungi un posto a tavola”.

Nasce così, quasi per gioco, la Compagnia delle Formiche, che nei successivi dieci anni cresce e produce spettacoli sempre nuovi fino a diventare una realtà affermata nel panorama del musical con produzioni destinate a tutta la famiglia.
Questi spettacoli hanno richiamato l’attenzione, oltre che del pubblico, di agenzie di distribuzione che hanno permesso alla Compagnia di esibirsi nei maggiori teatri italiani. Nel maggio 2016 la Compagnia, ha vinto con il musical “La spada nella roccia” il primo premio del concorso nazionale del musical originale "PrIMO".

Per maggiori informazioni:
www.compagniadelleformiche.it
info@compagniadelleformiche.it

CAST ARTISTICO

Jennifer Cavalleri Maria Giulia Olmi
Oliver Barret IV Davide Sammartano
Phil Cavalleri Fabrizio Corucci
Oliver Barret III Lapo Braschi
Madre di Jennifer Chiara Materassi
Alison Claudia Naldoni

Ensemble Elisa Bisceglia, Benedetta Bottai, Antonio Lanza, Gianni Mini, Riccardo Stopponi

Musicisti Marco Baldini, Matteo Canalicchio, Tommaso Faglia, Julio Rafael Fernandez Guerrero, Katia Moling, Kevin Mucaj, Andrea Mucciarelli

CAST CREATIVO

Regia Andrea Cecchi
Musiche Howard Goodall
Testi Stephen Clark
Adattamento testi e liriche Alessio Fusi
Scene Gabriele Moreschi
Movimenti coreografici Stefania Pacifico
Direzione musicale Gianni Mini

Disegno luci Emanuele Agliati
Costumi Elisabetta Lombardi, Lucia Pini, Marta Regolini
Produzione Compagnia delle Formiche
In collaborazione con Project Leader e Accademia musicale di Firenze

Datore luci Mimmo L’abbate
Fonico di sala Thomas Chinnery
Fonico di palco Claudio Notarstefano
Realizzazione scene e costumi Compagnia delle Formiche
Assistente alla regia Alessio Fusi

LA STORIA
Il musical, come il film, racconta del giovane Oliver Barrett, ricco studente di Harvard e giocatore di hockey che incontra in una biblioteca una ragazza italoamericana, Jennifer Cavalleri, studentessa di musica e di forte carattere che all'inizio tiene a distanza il ragazzo di buona famiglia. Nonostante le differenze sociali i due si innamorano e si amano profondamente e, contravvenendo alle condizioni imposte dal padre di Oliver che non approva l'unione, decidono comunque di sposarsi con una cerimonia originale e molto intima alla quale partecipa solo il padre della ragazza. Per coronare il loro sogno d'amore entrambi sono costretti a rinunciare a qualcosa: lei rifiuta una borsa di studio a Parigi, dove ha sempre sognato di andare, e lui interrompe completamente i rapporti con i genitori.
Queste scelte li costringono a vivere in severe ristrettezze economiche; lei lavora come insegnante per sbarcare il lunario e lui entra alla facoltà di legge di Harvard dove si laurea con voti altissimi. Quando finalmente Oliver viene assunto da un prestigioso studio legale di New York e Jenny può smettere di lavorare, la coppia decide di mettere su famiglia ma non riescono ad avere figli. Entrambi si sottopongono ad accertamenti clinici dai quali si scopre che Jenny è affetta da una forma di leucemia fulminante e che le resta poco da vivere.

SOTTO, IL VIDEO DEL CURTAIN CALL DI IERI SERA




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