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venerdì 12 marzo 2021

Teatro i: Emersioni - Dialoghi tra Attrici, martedì 16 marzo Elisabetta Pozzi e Matilde Vigna in dialogo

Martedì 16 marzo, un nuovo appuntamento di “Emersioni – Dialoghi tra attrici”, un progetto ideato dalla direzione artistica di Teatro i - l’attrice Federica Fracassi, la dramaturg Francesca Garolla e il regista Renzo Martinelli - all’interno della stagione 2020_2021, dal titolo pubblicAzione. Dall’1 febbraio al 7 giugno, 20 attrici, per dieci dialoghi in diretta Facebook: centrale il tema dell’“emersione” e dell’“emergenza”. Viene data la giusta attenzione a chi emerge, a ciò che emerge e che per questo vive in modo nuovo e propone linguaggi inediti con cui a stento riusciamo a sintonizzare i nostri paradigmi acquisiti? Stare nell’emergenza significa anche cambiare, dar vita a nuove idee?

In ogni diretta, due attrici di teatro, di cui una emergente, che sta dando le prime importanti prove della sua ricerca, e un’attrice dal percorso già consolidato, dialogano su parole chiave inerenti a temi di politica, estetica e poetica e si confrontano sui nodi della contemporaneità, a partire innanzitutto dalle loro differenti esperienze in teatro. Dodici le parole chiave proposte dalla direzione di Teatro i, parole che sono un punto di partenza per la discussione, che la coppia progetterà con la massima libertà di temi e linguaggi: creazione, perturbamento, conflitto, comunità, entusiasmo, corpo, maschera, confini, paura, mito, differenza, misura. A introdurre e moderare gli incontri, l’attrice Federica Fracassi. Martedì 16 marzo, appuntamento con le attrici Elisabetta Pozzi e Matilde Vigna, alle 19 sulla pagina Facebook di Teatro i.


Tra le emergenti, partecipano all’edizione 2021 del format: Serena Balivo, Chiara Bersani, Leda Kreider, Claudia Marsicano, Giulia Mazzarino, Federica Rosellini, Alice Spisa, Agata Tomsic, Petra Valentini, Matilde Vigna, in dialogo con Sonia Bergamasco, Elena Bucci, Daria Deflorian, Mariangela Granelli, Manuela Mandracchia, Milvia Marigliano, Laura Marinoni, Francesca Mazza, Elisabetta Pozzi, Cinzia Spanò. Il progetto, alla sua prima edizione, accoglie anche ospiti silenziose che, pur non partecipando alle dirette, riflettono sui temi proposti ed emersi dai dialoghi e li arricchiscono, in altre forme, dei loro pensieri; questa stagione vede la partecipazione di Ermanna Montanari.

Dopo la diretta tutti i dialoghi restano visibili sul canale YouTube di Teatro i.


Emersioni secondo Elisabetta Pozzi e Matilde Vigna

 

“Eccomi qui ad affrontare il tema delle emersioni – afferma Elisabetta Pozzi – Devo dire che, pensando a questo incontro, non sono riuscita a concentrarmi  sul nostro lavoro di attrici, o su quanto possa essermi  accaduto di magico sui  palcoscenici, ma solo su ciò che sta emergendo dalla cosiddetta società civile,  che è  poi quella a  cui noi abbiamo sempre riferito il nostro lavoro. Era la "fruitrice" del nostro lavoro sulla scena. Quella società non c'è più. Non che io abbia nostalgia di un tempo in cui in fondo già si poteva percepire tutto quanto sta ora succedendo, ma so che  ora bisogna  capire cosa possiamo, o meglio cosa potremo fare, come operatrici, e operatori della cultura in una situazione così  degenerata: un mondo in cui non viene consigliato il distanziamento, ma è  ormai preteso dalle persone  stesse che sono terrorizzate.

Venendo a mancare la possibilità  di scambio, di relazione ravvicinata, di empatia diretta, non siamo più in grado di creare nulla  che abbia a che fare con quel rito  che era il senso profondo  del nostro "agitarci sulla scena". Il rito è  ora negato e per quanto  ci chiudiamo nei teatri a registrare meraviglie,  non abbiamo la minima idea di quale sia il nuovo lessico teatrale, perché manca il punto di riferimento.

Le persone sono portate a pensare quasi esclusivamente alla loro salute e spesso a come sopravvivere. Come possono venire a godere di noi? È  emersa una parte di me che non ha più bisogno del palcoscenico. Avrei semmai desiderio di chiedere alle persone di venire in teatro a  raccontare, a raccontarsi e prendere coscienza di sé  su un palcoscenico, esorcizzare le paure raccontando la propria storia  o attraverso un racconto o una poesia parlare di sé. Far capire quanto il teatro sia vitale e portatore di salute.

Il lavoro in teatro è  il migliore sulla terra a mio avviso, ed è  il miglior modo di passare la vita, ma non lo si può  realizzare senza la presenza e la disponibilità totale, l'abbandono di chi lo fruisce.

Quando, se, ci permetteranno di tornare al nostro lavoro, dovremo essere in grado di ricominciare da capo, dall'alfabeto.”

 

Matilde Vigna dichiara: “Credo che l’emergere sia, appunto, imprevisto, inconsapevole, involontario, necessario forse. Le emersioni sono questioni di attimi: un attimo prima sei sotto, un attimo dopo sei già su. Penso a noi che siamo qui, a quello che amiamo disperatamente fare, a noi che ci lasciamo emergere, che lasciamo che qualcosa di sconosciuto ed imprevisto emerga ogni sera

col pubblico. A questo momento storico dolorosissimo, in cui ci è precluso l’incontro col pubblico, senza il quale il teatro non esiste, non avviene, senza il quale nulla può emergere. Mi chiedo cosa emerge in questa assenza: questa emergenza ci impone nuove responsabilità, nuovi pensieri, nuove strategie. Continuiamo ad emergere.”

 

BIOGRAFIE

Elisabetta Pozzi

Debutta a diciannove anni accanto a Giorgio Albertazzi ne "Il fu Mattia Pascal " di Pirandello, regia di Luigi Squarzina Da allora prende parte a numerosi spettacoli a fianco di Giorgio Albertazzi e lavora spesso presso il Teatro Stabile di Genova fino al 1990. Dal 1990 inizia una collaborazione artistica col Teatro Due di Parma e nel 2000 prende parte ai due spettacoli di Piero Maccarinelli prodotti dall'INDA a Siracusa. Nel 2002, per il Progetto Farnese-Shakespeare, è Amleto nello spettacolo diretto da Walter Le Moli. Dal 2017 inizia una collaborazione con Centro Teatrale Bresciano per cui, oltre agli spettacoli, è direttrice artistica del Progetto Teatro Aperto per la drammaturgia contemporanea. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui i Premi UBU, Premio Duse alla carriera, Premi della Associazione Critici Teatrali, Premio David di Donatello, Premio Unesco, Premio Franco Enriquez, Premio Ipazia per l'eccellenza femminile e Premi Idi. Oltre che per il teatro ha lavorato per la tv e per il cinema. Ha collaborato con molte università ed è docente per l'università IUAV di Venezia.

 

Matilde Vigna

Dopo la maturità scientifica e una laurea magistrale in Relazioni Internazionali si diploma nel 2015 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, con la direzione di Valter Malosti. Prosegue la formazione con il corso di Alta Formazione di Emilia-Romagna Teatro diretto da Antonio Latella. “Santa Estasi”, il progetto conclusivo del percorso, è vincitore del premio Ubu 2016 come miglior spettacolo e migliori attori under 35 a tutto il cast. In teatro ha collaborato con Valter Malosti, Antonio Latella, Leonardo Lidi, Michele Di Mauro, Liv Ferracchiati, e numerose compagnie indipendenti. Nel 2019 riceve il premio Ubu come miglior attrice under 35.

 

Note di Federica Fracassi

Scegliere, nell’emergenza di questo tempo nuovo e difficile, donne emergenti che stanno scommettendo sul lavoro della scena, significa dare visibilità e piena parola a coloro che muovono i primi passi in teatro, per raccontare profondamente i sentieri meno scontati della loro ricerca appena iniziata, ma già così ricca, unica e multiforme, mettendoli a confronto con esperienze che differiscono per generazione, ma che a volte possono avere sintonie estetiche o di percorso. – afferma l’attrice Federica Fracassi, direttrice artistica di Teatro i insieme a Francesca Garolla e Renzo Martinelli - L’ottica è quella di essere spettatori di emersioni inedite che sono sì il risultato dei racconti di giovani donne e attrici, ma anche e soprattutto di un rispecchiamento, della sorpresa che affiora da inaspettati duetti, da tranches de vie e, perché no, da pezzi teatrali a due voci. Divertirsi a scompaginare le carte, a far incrociare due sguardi sul mondo, a creare universi che nell’incontro si arricchiscono reciprocamente, dando vita a un “oltre”, a un “altro”, imprevisti per parlare alle nostre vite e ai nostri percorsi.

 

Le coppie e il Calendario dei Dialoghi:

emersioni 1 – 01-feb Sonia Bergamasco - Claudia Marsicano

emersioni 2 – 15-feb Laura Marinoni - Leda Kreider

emersioni 3 – 01-mar Milvia Marigliano - Petra Valentini

emersioni 4 – martedì 16 marzo Elisabetta Pozzi - Matilde Vigna

emersioni 5 – 29-marzo Francesca Mazza - Alice Spisa

emersioni 6 – 12-apr Mariangela Granelli - Agata Tomsic

emersioni 7 – 26-apr Cinzia Spanò - Serena Balivo

emersioni 8 – 10-mag Elena Bucci - Federica Rosellini

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