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martedì 19 maggio 2020

IL palco itinerante di Franco Parenti


Nella mia recente chiacchierata con Walter di Gemma, per il programma Pour Parler, abbiamo citato  I Carri di Tespi (o Padiglioni), teatri mobili realizzati attraverso strutture lignee coperte di cui si servivano i comici del teatro nomade popolare italiano per il loro teatro di strada, a partire dal tardo Ottocento.

"Venivano montati "su piazza" e restavano allestiti per 40/50 giorni durante i quali le compagnie dei "guitti" girovaghi recitavano sera dopo sera un copione diverso, esaurendo integralmente il loro repertorio. Essi devono il proprio nome alla figura mitica del teatrante Tespi d'Icaria, descritta da Orazio nell'Ars poetica ed erano ancorati all'idea di un teatro di massa di forte impatto emotivo e capace di veicolare la cultura teatrale fino a fasce dimenticate di popolazione". (da wikipedia)

Del resto, anche oggi, nei Prom' Party che venivano organizzati a Nizza, Costa Azzurra, nelle serate di luglio ed agosto, si vedevano dei palchi montati su camion che percorrevano la passeggiata e si fermavano in alcuni punti per un periodo di tempo, dando modo alle band sugli stage di esibirsi ed al pubblico di ballare in strada. Io c'ero, finchè sono stati fatti.

Questa antica tradizione delle compagnie da giro, il “carrozzone” classico, quello degli attori con la valigia, viene riportata in auge da Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti di Milan:



“Non credo certo di inventare l’acqua calda. Ha fatto il camion il grande Quartucci, l’ha fatto Gianni Valle con Branciaroli nel 72, l’ha fatto Fabio Chertsich con opera camion, lo fa ora il Parenti perché non c’è un’altra strada per far lavorare un po’ gli attori".

Stiamo preparando un camion-palcoscenico per portare un po’ di serenità e sollievo nelle zone della nostra regione più colpite dal virus – dice la regista in un’intervista rilasciata il 16 maggio al Corriere della Sera, edizione di Milano. Nelle piazze più popolari spettacoli comici e tanta musica con Greta Rampoldi e i giovanissimi della Watt Band, per il pubblico adulto invece serate di poesia e musica classica”.

Allo stesso tempo, nella Sala Grande del Teatro la Shammah annuncia di voler ripartire con “Locke” di Dini, un monologo che era in programma per marzo, mentre nel Giardino dei Bagni Misteriosi si vuole ricominciare con i campi estivi per i più piccoli e, nei mesi di giugno e luglio, con appuntamenti di musica e monologhi.

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