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venerdì 25 gennaio 2019

Teatro Manzoni di Milano: "Favole al telefono" commedia in musica per grandi e piccini


Ma dove saranno finite le storie piene di fantasia che il ragionier Bianchi, era solito raccontare al telefono alla sua bimba ogni sera prima che questa si addormentasse? Che fine hanno fatto le dolcissime strade di cioccolato? I saporitissimi palazzi di gelato? Le tabelline paradossali?
Forse sono rimaste intrappolate proprio nel telefono che Giovannino ha trovato in cantina. Perdute nei suoi fili non riescono più ad uscire.

Fondazione Aida e Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con BSMT - Bernstein School of Musical Theatre, in previsione del centenario dalla nascita di Gianni Rodari, presentano Favole al telefono una nuova “fiaba in musica” dedicata a tutta la famiglia, che raccoglie alcune delle più celebri favole e filastrocche di Gianni Rodati inserendole all'interno di una trama completamente originale in grado di parlare ai bambini di oggi e a quelli di allora.

Dopo le anteprime di Trento e Verona, lo spettacolo debutterà sabato 2 febbraio alle ore 15.30 presso il Teatro Manzoni di Milano.
Sarà presentato per le scuole anche il 31 gennaio e il 1 febbraio alle ore 10.00.

Storie, quelle di Rodari, che non conoscono il passare del tempo, che conservano immutate le doti originali di eleganza, ironia e freschezza che da sempre costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà contemporanea.


Storie che in Favole al telefono torneranno a prendere vita sulla scena in un vero e proprio carosello musicale sotto forma di canzoni, racconti, filastrocche e piccoli numeri di varietà.

L'adattamento teatrale e la regia sono firmati da Raffaele Latagliata, che ha alle spalle un lungo percorso professionale come attore e regista sia nel teatro di prosa che in quello musicale, il quale ha curato anche la drammaturgia originale insieme a Pino Costalunga, autore esperto di letteratura per l'infanzia.

Le musiche, tutte originali, sono state composte dal Maestro Valentino Corvino, alla sua prima esperienza come compositore di una commedia musicale. Corvino ha messo la sua esperienza al servizio di uno spettacolo che gioca con i vari generi musicali, tra questi, in particolare, si guarda al garbo e alla delicatezza del Quartetto Cetra. E proprio partendo dai brani orecchiabili, dai testi allegri ma con arrangiamenti raffinati del leggendario quartetto (si ricorda l’interpretazione de Le favole dove stanno della celebre Lucia Mannucci) che le favole torneranno a prendere vita sulla scena risvegliando la voglia di inventare e di giocare con la fantasia.

“La struttura drammaturgica di questo musical – spiega il Maestro Corvino - mette in fila favole che creano tanti piccoli mondi divertenti e spesso surreali. Questo materiale mi ha dato lo spunto per comporre attingendo ai più diversi linguaggi musicali in un continuo esercizio di stile che fosse il più possibile funzionale al racconto. Ma, come avviene nei testi di Rodari, alla leggerezza di gran parte della narrazione musicale si alternano momenti legati ad un’espressione più intima, perché il fine ultimo di queste favole non è il puro intrattenimento ma l’educazione dei più giovani alla riflessione ed all’utilizzo della fantasia”.

Il cast, composto da Massimo Finocchiaro (Giovannino), Andrea Rodi (Conte Cornetta), Giulia Ercolessi (Madame Phonè), Francesca Ciavaglia (Biancapagina) e Nicholas Rossi (Gettone), ha avuto la direzione musicale di Shawna Farrell, direttrice della “BSMT-Bernstein School of Musical Theater” e considerata a tutt'oggi la più accreditata esperta in materia di musical in Italia.

Completano il team creativo Andrea Coppi per le scenografie, Antonia Munaretti per i costumi, Elisa Cipriani e Luca Condello, ballerini solisti del Corpo di ballo dell'Arena di Verona, che hanno ideato le coreografie.


SINOSSI
In scena Giovannino, un ragazzino particolarmente curioso e dalla spiccata fantasia, ha ritrovato in cantina il vecchio telefono della mamma; proprio quel telefono al quale, quando era bambina, il nonno era solito chiamarla per raccontarle ogni sera una favola prima di dormire.
Ma dove saranno finite tutte queste storie che la mamma ormai non ricorda più, si domanda Giovannino. Forse sono ancora lì dentro, conservate nella memoria del telefono. Ma quello strano apparecchio è così complicato con quella strana tastiera a disco. E così, per farsi aiutare, Giovannino ha deciso di portarlo a far riparare in un vecchio negozio di telefoni usati: gli Aggiusta Telefoni. Qui incontrerà quattro strani personaggi (lo scorbutico Conte Cornetta, la bizzarra Madame Phonè, la stralunata Biancapagina e l'intraprendente Gettone) grazie ai quali le favole torneranno magicamente a prendere vita.

Lo spettacolo è stato allestito con la collaborazione della Provincia di Trento.

Biglietti:
Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42 – Milano)
Intero Adulto: 16,00, Bambini fino a 14 anni: 13,00, Under 3: 4,50
Per informazioni: telefono 02 7636901


Informazioni per la stampa:
Lara Trivellin Fondazione Aida
tel. 339/1441436 - 045.8001471/




















Biografie

Raffaele Latagliata (adattamento e regia) ha alle spalle un lungo percorso professionale fatto di esperienze nel teatro di prosa alternate con quelle nel teatro musicale. Diplomatosi presso la BSMT, vanta una lunga collaborazione con la Compagnia della Rancia, ma anche importanti esperienze con Il Living Theatre di New York, il teatro greco di Siracusa e collaborazioni prestigiose con Gianfranco de Bosio, Daniele Salvo, Giancarlo Sepe, Alfredo Arias, Saverio Marconi, Nicola Piovani, Gabriele Lavia e Mario Perrotta (con quale vince il Premio Ubu 2015, per il progetto Ligabue). Collabora con Fondazione Aida, firmando regie di musical originali come Il Magico Zecchino d'oro, Buon Natale Babbo Natale, Babbo Natale e la pozione delle 13 erbe e spettacoli di prosa come Pianoforte vendesi. Fondatore con Federica Restani della compagnia teatrale Ars.Creazione e Spettacolo, è attualmente direttore artistico della Fondazione “U. Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.


Pino Costalunga (drammaturgia) Attore, regista e autore, é dal 2014 direttore artistico di Fondazione Aida. Non solo in veste di attore, ma anche come drammaturgo e regista, collabora con diverse compagnie, tra le quali figurano TAG Teatro di Venezia, Teatro Piccionaia di Vicenza, Gran Teatro delle Calabrie, Studio Tre di Perugia, Teatroimmagine di Venezia, Actores Alidos di Cagliari, Papagena di Norrköping (Svezia), Teatro Stabile del Veneto. Nel 1996 fonda Glossa Teatro, un'associazione culturale che organizza spettacoli e laboratori teatrali. Pino Costalunga si dedica anche all'attività didattica tenendo corsi annuali sulla Commedia dell'Arte presso la Scuola d'Arte Kulturama di Stoccolma e l'Accademia Nazionale d'Arte del Cairo. Nel 2013 è uscito un suo libro di filastrocche e poesie sulle regole grammaticali per 'I tipi' della Raffaello: "Il Bosco delle Lettere".


Valentino Corvino (musiche originali) Diplomato in Violino, Viola e Musica Elettronica e laureato in Discipline della Musica. Ha diretto l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l'Orchestra "A. Toscanini" di Parma, l'Orquesta Chamartin di Madrid, l'Orchestra da Camera di Imola, l'Orchestra del Teatro di Volterra. Si è esibito in tutto il mondo come solista e come membro di importanti ensembles europei e italiani, collaborando anche con numerosi compositori dell’avanguardia contemporanea, come Sciarrino, Solbiati e Guarnieri e ha diretto numerose orchestre nazionali e internazionali.Ha pubblicato Arkeology con Trilok Gurtu (2007) e Acquario (2004) con Stefano Bollani e Gabriele Mirabassi e ha scritto le musiche per il docu-film È stato morto un ragazzo di Filippo Vendemmiati (David di Donatello 2011). Ha collaborato con grandi artisti come Guccini, Jovanotti, Elio e le storie Tese, Morgan, Bersani, Renga, Silvestri, Ovadia.


Shawna Farrell (vocal coach) è fondatrice e direttrice della “Bernstein School of Musical Theater and the Performing Arts” di Bologna. E' laureata in Studi Musicali e Vocali presso l'Università di Toronto e diplomata al Royal Conservatory of Music di Toronto in pianoforte e voce. Ha debuttato nel 1981 con la Canadian Opera Company di Toronto e successivamente ha lavorato come cantante e attrice di opere, musical, concerti e film ad Ottawa, Vancouver, Chicago, Baltimora, Philadelphia, Los Angeles e New York.
Svolge attività di Masteclass in Italia e all'estero. Shawna Farrell è considerata a tutt'oggi la più accreditata esperta in materia di musical nonché scopritrice di molti talenti in ambito musical.


Note di regia

Raffaele Latagliata

Mi piace pensare questa trasposizione teatrale di Favole al telefono come una commedia fantastica in musica per bambini e non solo. Un modo per cercare di riportare a teatro la leggerezza e la fantasia di alcune delle più belle favole di Gianni Rodari collocandole, però, all'interno di una storia originale che avesse la capacità di parlare ai bambini di oggi ma con quel garbo e quella delicatezza, così rari, che aveva Rodari.


Maestro Valentino Corvino
La struttura drammaturgica di questo musical mette in fila favole che creano tanti piccoli mondi divertenti e spesso surreali. Questo materiale mi ha dato lo spunto per comporre attingendo ai più diversi linguaggi musicali in un continuo esercizio di stile che fosse il più possibile funzionale al racconto. Ma, come avviene nei testi di Rodari, alla leggerezza di gran parte della narrazione musicale si alternano momenti legati ad un’espressione più intima, perché il fine ultimo di queste favole non è il puro intrattenimento ma l’educazione dei più giovani alla riflessione ed all’utilizzo della fantasia.


Shawna Farrell
In “Favole al telefono” ho cercato principalmente di mantenere la vocalità dei personaggi anche nel canto, in modo da armonizzarli tutti e amalgamarli il piùpossibile, per una migliore resa dei cori.
Si tratta di personaggi ben distinti tra loro, per cui la distribuzione delle armonie negli accordi ha reso il lavoro lungo, in quanto era necessario capire quale combinazione suonasse meglio e in maniera più giusta, per lo stile del pezzo. Una bella sfida, ma sicuramente riuscita grazie alla prontezza dei nostri cinque protagonisti!


























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