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martedì 22 gennaio 2019

Paolo Colombo, il giornalista de LA7 entra nella Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi: intervista esclusiva


Ci sono delle storie belle, che vale la pena raccontare.
Questa è una storia bella ed importante.

Paolo Colombo, giornalista de LA7, oltre ad essere un amico e collega, è un grande professionista e con un cuore grande.

Inviato per lo sport, conduttore e redattore, al seguito di Mentana, da quel maledetto 14 agosto 2018, è a Genova, sua città natale, per documentare sul campo, momento per momento, la tragedia del Ponte Morandi.

La sua presenza a Genova si è così prolungata nel tempo ed, a oggi, non sa ancora quando tornerà a Milano.

Se è vero che la vita deve continuare, sempre ricordando le 43 vittime e i loro famigliari, Paolo ora ha trovato una maniera alternativa per rendere servizio  - ed omaggio - alla sua città ferita: entrerà per un cameo nel nuovo spettacolo della Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi, in scena per la 107esima volta nella sua plurisecolare storia, con lo spettacolo dal titolo “ Su e Giù per le Scale.

"Debuttare alla Bai a 51 anni ? Si può… eccomi pronto ad andare in scena e realizzare, finalmente un sogno che coltivavo da anni: essere attore alla Baistrocchi.
E’ stato un amore a prima vista quello che mi ha legato alla storica Compagnia Goliardica, un amore nato nel lontano 1979 quando vidi la mia prima Bai al Teatro Margherita , in scena c’era “La notte in cui Evelyn uscì dalla… tromba”. Avevo solo 11 anni e l’emozione dell’Inno Goliardico, i costumi, le coreografie, le luci, i colori, le pailettes furono un qualcosa di indimenticabile.
Ricordo che, all’epoca, per avere dei biglietti buoni di platea si dovevano fare delle code di ore alla biglietteria, il Margherita era sempre sold-out".



"Negli anni novanta, iniziando il mio lavoro di giornalista nell’emittente genovese Telecittà, ebbi modo di intervistare e realizzare numerosi servizi anche dietro le quinte e conoscere diversi attori e ballerine, tra cui l’indimenticabile Marco Oreste Biancalana, impareggiabile nelle imitazioni di Raffaella Carrà.
Nel 1996 quando in scena c’era “ … e la prima è stata Eva! “ in una serata al Verdi di Sestri Ponente riuscii a salire sul palcoscenico nella scena di apertura vestito da Orso, in sostituzione di un baistrocchino che aveva l’influenza. Si sa che una volta respirata la polvere del palcoscenico si viene stregati da questa magia… ed eccomi qui… 23 anni dopo pronto a salire sul palco questa volta nei panni di presentatore televisivo, che poi è il mio vero lavoro.  Di più non posso svelarvi, per non rovinare la sorpresa, nel caso doveste leggere questa pagina del numero unico prima dell’inizio dello spettacolo.
Vi chiederete come mai quest’anno sono alla Baistrocchi ?
Da quel maledetto 14 agosto, giorno del crollo del Ponte Morandi, sono a Genova, mia città natale, per seguire, come inviato del TG La7 questo tragico evento. Quando mi è stato chiesto se volevo partecipare alla Bai 2019 ho accettato con entusiasmo, anche per contribuire, seppur nel mio piccolo, a portare il sorriso sulle labbra dei genovesi messi a durissima prova da questa tragedia.
Un momento di svago anche per me, dopo tanti mesi a raccontare le sofferenze ed il dramma di una città che piange ancora adesso 43 vittime innocenti!
Torniamo allo spettacolo, che dire se non augurare a tutti i miei compagni di viaggio di questa Bai 2019:
 “ Merda merda merda, tantissima merda “.
Sapete perché si dice così nel mondo dello spettacolo, soprattutto teatrale ?
Un augurio nato nell’ottocento, quando il pubblico raggiungeva, soprattutto alle prime, il teatro in carrozza.
Se nella strada antistante al teatro si accumulava “tanta merda” significava che c’erano tanti cavalli e tante carrozze, sinonimo di teatro pieno.  Pronunciare questa parola equivaleva ad augurarsi che si riempisse il teatro. La frase con il corso degli anni è diventata augurio anche per la buona riuscita della rappresentazione teatrale".

Paolo Colombo

Non ho potuto quindi fare a meno di intervistare Paolo, che, in una splendida chiacchierata, ci racconta la sua esperienza, sia come inviato che come "attore".

Personalmente, lo ringrazio infinitamente per tutti e due questi suoi impegni. Grazie, Paolo, e complimenti. 

Sotto, l'intervista.



COMUNICATO STAMPA BAISTROCCHI 2019 “ SU E GIU’ PER LE SCALE”

Ritorna, puntuale, come ogni anno, la Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi, in scena per la 107esima volta nella sua plurisecolare storia. Quest’anno Premiere al Teatro Sociale di Camogli dove la Bai viene ospitata per la prima volta in assoluto.

Due le repliche nella Città dei mille bianchi velieri: sabato 26 gennaio alle ore 21 e domenica 27 gennaio alle ore 17.

Lo spettacolo dal titolo “ Su e Giù per le Scale” avrà effetti speciali, con famosi artisti ed ospiti che saliranno sul palcoscenico. La scenografia è fatta di scale, da cui il titolo della rivista e già perché la Bai, oltre alle battute pungenti di satira che andranno a colpire i personaggi della politica genovese ed italiana, porta in scena anche quest’anno strepitosi balletti con l’immancabile finale al ritmo travolgente del Can Can.

Non mancheranno le passerelle, simbolo di quel teatro andato perduto, ma che ancora piace moltissimo al pubblico.
Proprio a tal proposito è cambiato l’inno della Baistrocchi, scritto dai “Buio Pesto” e cantato dal gruppo genovese assieme ai baistrocchini, questa sarà anche la canzone della passerella finale.
In scena venti tra attori e ballerini, con due star internazionali come ospiti d’eccezione : Tina Turner e Donatella Rettore . Per la prima volta sul palcoscenico anche due firme del panorama giornalistico italiano.
Edoardo Quistelli, autore e regista di “ Su e Giù per le Scale” , come sempre è restio a svelare il copione ed ad anticipare la trama dello spettacolo : “ Vi posso dire che vedrete in scena una rivisitazione dei Promessi Sposi del Manzoni… qui alla Bai saranno “ I Promessi Spesi” con i famosi personaggi dell’opera manzoniana riportati alla vita ed alle abitudini del terzo millennio.
Tornerà sul palco il povero Bacci abbandonato dalla sua Gemma ed alla ricerca di una nuova fidanzata.
Da non perdere, come sempre, i nostri balletti con una danza classica che vi farà sbellicare dalle risate”.
Non si sbottona ulteriomente Quistelli, una delle colonne storiche della Baistrocchi, inutile tentare di sapere da lui qualcosa di più della trama….bisogna, per forza, andare a Teatro.
La Scenografia di scale è di Ferruccio Catenelli, le coreografie sono di Ivan Raso ed Osvaldo Olivari.

Le altre date sono Teatro Politeama Genovese dal 1 al 3 Febbraio.
Teatro Verdi di Sestri Ponente 9-10 e 16-17 Febbraio

Serale ore 21

La domenica sempre pomeridiana.



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