Quotidiano online. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 249 del 21/11/2019
giovedì 26 dicembre 2019
I LEGNANESI, stasera su Rete 4
E' stasera l'imperdibile appuntamento con “Non è Natale senza panettone”, il primo film per la TV prodotto da Mediaset, con la storica compagnia teatrale de I Legnanesi.
Il lungometraggio girato tra Legnano, Milano e Napoli racconta un nuovo capitolo della vita della Famiglia Colombo. Questa volta I Legnanesi sono alle prese con lo sfratto dal cortile, raso al suolo a causa della costruzione de L’outlet del Pandoro.
Con il cameo di Gigi D’Alessio, Evaristo Beccalossi, Emanuela Folliero, Gianluigi Nuzzi, Andrea Pucci ed Edoardo Romano “Non è Natale senza panettone” vede La Teresa, La Mabilia e Il Giovanni trasferirsi a Napoli, pronti a iniziare una nuova vita senza però rinunciare alle proprie tradizioni.
L'appuntamento è su RETE 4, alle 21.30.
Nella prossima pagina, le info dello spettacolo in teatro e del libro.
E sil mensile Riflettori su di gennaio, la mia intervista ai tre protagonisti!
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Passato e presente, tradizione e attualità: c’è tutto il mondo de I LEGNANESI nei grandi progetti che segnano un finale del 2019 da record.
IL LIBRO DI REGIONE LOMBARDIA “70 ANNI DI RISATE”
Era l’8 dicembre 1949 quando, nell’oratorio di Legnarello, prese il via questa favola “con i piedi per terra”, fatta di lavoro di giorno e di evasione sul palcoscenico la sera e nei weekend, interpreti della tradizione teatrale italiana. Alla vigilia di questa data indimenticabile, a conclusione di un anno in cui è stato celebrato lo straordinario traguardo di 70 anni di teatro, Regione Lombardia ha realizzato un libro fotografico, grazie alla disponibilità anche degli archivi privati delle famiglie Musazzi e Barlocco.
Stefano Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia li racconta e ringrazia così nell’introduzione: “Interpreti veri del più autentico spirito lombardo, in ogni piazza e in ogni teatro, anche al di fuori del territorio regionale, I Legnanesi hanno sempre fatto – e fanno, ancora oggi – il “tutto esaurito”. Era quasi un obbligo etico e morale, prima che culturale e istituzionale, contribuire con entusiasmo all’anniversario dei Legnanesi, che – anche loro – hanno reso grande la nostra Regione. Così come era un obbligo farli recitare, per la prima volta in piazza Città di Lombardia nell’anno del 70mo, il 29 maggio scorso, giorno della Festa della Lombardia. Grazie, Legnanesi, per averci regalato la vostra splendida avventura teatrale, che non è affatto una storia “minore”: fa parte a tutto tondo della storia culturale della nostra grande Regione.”
“Avremmo dovuto pensare a un’enciclopedia, per raccogliere tutto il materiale fotografico che racconta 70 anni di storia. – sono le parole di Sandra Musazzi e Enrico Barlocco – Sono stati scelti alcuni tra gli scatti più significativi, dove il bianco e nero delle primissime ed emozionanti immagini lasciano man mano il passo ai primi scatti a colori e all’esplosione di luci, costumi e scenografie dei ritratti degli spettacoli più recenti. Le favole che si raccontano ai bambini parlano spesso di un sogno che si avvera.
Per noi quella de I Legnanesi è stata una favola che ha visto il desiderio di Felice Musazzi e Tony Barlocco diventare realtà: diventando immortali per il loro pubblico, lo sono diventati anche per noi che, accanto ai ricordi della Teresa e della Mabilia che condividiamo con i loro fan, ce ne hanno lasciati molti altri, nei momenti più intimi, che continuiamo a conservare con tanto affetto nelle scatole dei nostri ricordi. Una realtà forse anche più emozionante di quanto nel 1949 avessero immaginato di realizzare, anche grazie ad Antonio Provasio ed Enrico Dalceri, che hanno saputo cogliere l’entusiasmo, la sensibilità e gli obiettivi di Musazzi e Barlocco.”
Nel libro, con i testi di Giulia Sancricca e il progetto grafico di Veronica Longo, trovano spazio un contributo del prof. Alberto Bentoglio, Direttore del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali e Professore Ordinario in Discipline dello spettacolo dell’Università degli Studi in Milano, e un omaggio ad Alberto Destrieri (scomparso lo scorso maggio), indimenticabile Pinetta, a firma di Diego Pisati, che ha curato per 30 anni la sezione Cultura & Spettacoli del quotidiano La Prealpina.
IL NUOVO SPETTACOLO AL TEATRO DELLA LUNA
Un tuffo nel passato per ricordare (o riscoprire) la cultura popolare e raccontare, nello stesso tempo, storie di tutti i giorni attraverso una comicità pulita, dedicata alla gente comune.
Attesissimi come sempre a Milano, I LEGNANESI tornano al Teatro della Luna dal 31 dicembre all’8 marzo 2020 e proseguono il tour fino a maggio in tante città italiane (tutte le date su www.ilegnanesi.it).
“Siamo molto felici di proseguire con I Legnanesi questo percorso condiviso fatto di successi, nel segno della valorizzazione della loro storia, della capacità di rinnovamento e dell’impegno quotidiano nei confronti degli spettatori, per regalare loro un’esperienza teatrale indimenticabile. – dichiara Giancarlo Sarli, A.D. di Forumnet SpA – Alla terza stagione al Teatro della Luna, quest’anno proponiamo una programmazione di oltre due mesi per ben 50 repliche: ci sono tutte le premesse per iniziare uno splendido 2020 con l’entusiasmo, le emozioni e l’energia che il teatro sa dare”.
Mabilia (Enrico Dalceri), chic più che mai - come si conviene a un viaggio a Parigi – ammira la Gioconda insieme a mamma Teresa (Antonio Provasio) e papà Giovanni Colombo (Lorenzo Cordara, al suo debutto in questa stagione), che sfoggiano gilet gialli catarinfrangenti nelle sale del Louvre, mentre fuori i manifestanti fanno dei loro gilet gialli il simbolo della protesta, inseguiti dai gendarmi (Giordano Fenocchio e Fabrizio Rossi).
Nel cinquecentesimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, la Monna Lisa è al centro della loro attenzione: il capolavoro deve tornare in Italia e Teresa, incurante dell’esistenza di un sortilegio legato al furto del celebre quadro, spinge il marito Giovanni a compiere il misfatto. Il tempo di un gioco di luci, ed ecco la famiglia Colombo catapultata nel 1504, anno di realizzazione dell’opera.
Tra un austero Leonardo (Giovanni Mercuri) e un intraprendente Gian Giacomo Caprotti detto il Salai (Maicol Trotta), l’imperturbabile e poco avvenente Monna Lisa (Franco Cattaneo) l’arrivo di Michelangelo (Francesco Pellicini) e di un poco statuario David (Mauro Quercia), ecco che prende il via la solita girandola di battute, malintesi, risate, ritmi incalzanti, omaggi al genio italico, sapientemente mescolati da Provasio, regista, che firma anche i testi insieme a Mitia Del Brocco.
Il viaggio nel tempo, prima di proseguire nel secondo atto, si prende una pausa per il mirabolante quadro di rivista dedicato a Parigi, con la Tour Eiffel che fa da sfondo scintillante alle coreografie dei boys (quest’anno guidati dalla coreografa Valentina Bordi) e all’ingresso trionfale di Mabilia, come sempre diva tra le dive, splendida in un abito da favola nel Gran Can Can de I Legnanesi.
Il secondo tempo si apre con il celeberrimo brano del 1940 “Mamma”, portato al successo da Beniamino Gigli e Claudio Villa, in un quadro di Rivista che allo stesso tempo commuove e lascia senza fiato per la cura di scenografie, costumi e brani (curati da Enrico Dalceri, insieme al M° Arnaldo Ciato per i momenti musicali) ormai cifra inconfondibile de I Legnanesi. Siamo nel 1918, i bombardamenti lambiscono il cortile, ora adibito a ospedale da campo: Teresa, in veste di infermiera, ha in mente qualcosa per provare a cambiare il corso del futuro… ed ecco che per la prima volta scopriremo qualcosa di più degli amatissimi personaggi del cortile lombardo, con un viaggio nel tempo molto reale che racconta le storie dei “nonni” di Mabilia (Valerio Rondena e Danilo Parini) e della Carmela (Maurizio Albè in versione maschile, con gli stessi tratti inconfondibili della “nipote”).
Per l’Italia la guerra è finita... per Teresa comincia adesso! Ma le basterà poco per rendersi conto che ha già nostalgia della sua vita di tutti i giorni, e del suo Giovanni. Ci vuole il tradizionale siparietto finale, con la razionalità e il giudizio della Mabilia, per accendere ancora una volta, grazie ai Colombo, i riflettori sui valori della famiglia, della necessità di parlare e non lasciarsi isolare dalla tecnologia, per imparare a volersi bene davvero. Oltre due ore di spettacolo, che preludono al sempre emozionante gran finale in smoking, per ricordare che, nonostante i problemi e le difficoltà della vita, “non ci resta che ridere!”.
E dopo il divertimento a teatro, non manca l’impegno de “I Legnanesi per i bambini”: è il titolo del CD, in cui Antonio Provasio (con dei racconti inediti per l’infanzia) ed Enrico Dalceri (con alcune delle canzoni per bambini più famose ed altre composte appositamente) coinvolgono la Teresa e la Mabilia per supportare il Comitato Italiano per l’UNICEF con una donazione di 1 euro per ogni copia venduta, a sostegno della campagna Ogni bambino è vita.
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