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venerdì 11 dicembre 2020

Il Teatro Litta mette online i suoi Grandi classici

I Grandi classici del Teatro Litta online sull'App di MTM. Un palinsesto online con gli spettacoli che hanno inaugurato il millennio al Teatro Litta

Quarto appuntamento – domenica 13 dicembre ore 21.00 – VILLA ROSMER - di Henrik Ibsen, regia Antonio Syxty - con Emanuele Fortunati, Greta Zamparini, Francesco Paolo Cosenza, Gaetano Callegaro, Bruno Viola, Silvia Giuliano

MTM - Manifatture Teatrali Milanesi propone gli spettacoli che dal suo passato testimoniano quella che è stata e continua ad essere la sua forte vocazione al teatro di produzione.

I video dei Grandi classici del Teatro Litta saranno disponibili solo all'interno dell'App di MTM Teatro a partire dalle ore 21:00, come da programma.
IL GIARDINO DEI CILIEGI


La storia ruota intorno alla tenuta di una famiglia aristocratica russa con annesso un vasto giardino dei ciliegi ambientata nel momento immediatamente successivo alla concessione dell’emancipazione dei servi della gleba mediante l’abolizione del sistema feudale del 1861. Tale data segnò l’inizio di un’epoca buia per l’aristocrazia che entrò in una lenta decadenza: molti nobili, privati dei loro servitori che prima si erano occupati delle loro case, caddero in povertà, mentre lentamente prese a svilupparsi la classe borghese. Un grande testo di Anton Cechov ambientato in un allestimento rarefatto e minimale. Il "Giardino dei ciliegi" di Antonio Syxty fu uno dei più grandi successi del Litta.


IL GIRO DI VITE


Una splendida dimora aristocratica di campagna, immersa in un lussureggiante parco con alberi stagni, una giovane istitutrice entusiasta, due bambini orfani. Intelligenti, accattivanti, bellissimi. Sui quali, però, aleggia un' enigmatica, inquietante ombra di mistero, materializzata dalle apparizioni dei fantasmi di due vecchi servitori. Gli ingredienti per un racconto gotico ci sono tutti. La sfida di Carmelo Rifici nel portare ius scena un capolavoro della letteratura gotica.


IL CALAPRANZI

Ben e Gus sono due sicari professionisti, incaricati da un misterioso committente per uno dei loro soliti sporchi lavori. Chiusi in un seminterrato aspettano indicazioni precise: il loro unico contatto con il mondo esterno è appunto un calapranzi, da cui però continuano ad arrivare solo assurde ordinazioni gastronomiche. Tutto si gioca durante l' estenuante attesa, mentre i due killer rivelano i loro opposti caratteri.Antonio Syxty ha assecondato un progetto dell' associazione culturale Quinto Settano, fondata da due giovani attori, Gerardo Maffei e Paolo Casiraghi


VILLA ROMER


Antonio Syxty nel 2006 porta in scena un dramma di Henrik Ibsen fatto di sentimenti inespressi, di enigmi dell'anima, di amore, morte e sacrificio, ancora una volta costruito intorno a una forte figura femminile, complessa e contraddittoria. Una vicenda misteriosa, difficile da declinare, che ha l'andamento sospeso di un film di Hitchcock, vede coinvolti Johannes Rosmer, rimasto vedovo dopo che la moglie Beate si è suicidata, e Rebekka West.


VISIONI DI SOLARIS (video-documento postumo)


Antonio Syxty con Paolo Scheriani crea un omaggio al romanzo di Stanislav Lew portando in scena in una formula da "immersive theatre" una famiglia, composta da una madre, un padre, un figlio malato, uno zio, una ragazza incatenata che forse è la figlia. Essi vivono l' enigma doloroso della loro esistenza in bilico tra verità e finzione, tra sogno e realtà. Dalla prima scena in cui una madre uccide il marito che sta per assassinare il figlio paralizzato - che riuscirà a suicidarsi urlando il suo no alla vita - si passa a un' evocazione sadomaso, per poi scoprire in un successivo «atto» una ragazza , guardata a vista da un carceriere in pantaloni mimetici che si trasformerà in un maggiordomo con la testa d' asino. Un viaggio visionario che si dipana attraverso tutti gli spazi di Palazzo Litta dalle soffitte, al sottopalco, al cortile esterno per confluire nella sala del teatro Litta. Questo è un video-documento postumo all'esperienza teatrale vissuta dallo spettatore itinerante.

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