Dai musical epici al rock metropolitano: questa la scommessa, vinta a pieni voti, da Ario Avecone, che, dopo Amalfi Musical e Rebellum, che comunque torneranno in costiera da maggio, insieme al coregista Fabrizio Checcacci, ha giocato la carta del musical off. Quello tosto, quello che non si dimentica, quello che lascia il segno.
Murder Ballad, arrivato in Italia, con WorkinMusical su licenza di Music Theatre International (Europe), è un gioiello del (piccolo) palco: complice un testo “complice”, un ménage à trois di grande impatto, ed un cast davvero straordinario.
Una storia che pare davvero di tutti i giorni, ma che sfocia nel sangue e nell’omicidio…ma chi uccide chi, si chiede la gente alla fine dello show?
Al Teatro Libero di Milano, in scena ancora stasera, si dipana davanti ai nostri occhi un panorama scarno, modulabile, che si compone con la storia e grazie a tutti gli attori in scena, accarezzata da luci di grande energia, per un’ora e mezza compatta, di solo canto straordinario e mai un calo di tensione.
Due amanti focosi, la coppia che scoppia, un nuovo e pacifico matrimonio, una figlia che solo immaginiamo, ma creata dagli occhi dei genitori, felici, ansiosi, annoiati, preoccupati.
Creata da un fascio di luce che ondeggia come un’altalena ed un padre che la spinge. E, magia, ci crediamo.
La regia ha saputo vestire i personaggi di quella patina di normalità, insoddisfazione e crisi 3.0, anche senza social, ma con un vecchio telefonino, grazie anche ad un cast di numeri uno, tutti perfettamente in parte, tutti dalla grande vocalità e, non così scontato, un’interpretazione nel recitar cantando da attori di primo rango.
Del resto, Arianna, Antonello Angiolillo, Leonardo Di Minno, Myriam Somma, stanno ormai macinando sotto i loro piedi chilometri di assi di palchi più che prestigiosi: ma non è solo esperienza.
E’talento, è voglia di mettersi in gioco, è piacere nel passare dalle grandi opere popolari, ai musical scommessa, solo per far conoscere al pubblico tutto quel mondo off che sta arrivando in Italia ultimamente.
Insieme a loro, tre protagonisti, ed una Somma narratore super partes, ma solo all’inizio, due emanazioni factotum, Jacopo Siccardi e Valentina Naselli.