Cultural delivery è un nuovo format che C.Re.S.Co - Coordinamento delle Realtà della Scena
Contemporanea - lancerà a partire da venerdì 16 aprile, alle ore 19, sui canali social (facebook e
youtube) del coordinamento.
Rivolto a tutti gli operatori del settore ma anche ad un pubblico più vasto, il format ha l’obiettivo
di alimentare il confronto tra il settore culturale e le policy messe in campo dalle Istituzioni al fine
di difendere, promuovere e rilanciare la produzione artistica e creativa in Italia. “Vogliamo creare
un'occasione informale per confrontarci su questo momento così delicato attraverso un approccio
conviviale e in grado di far comprendere anche a chi non svolge il nostro mestiere quali politiche
culturali sono in atto e quali prospettive si offrono per il nostro settore”, secondo quanto
affermano i membri del direttivo di C.Re.S.Co.
Nella piena consapevolezza delle difficoltà che le lavoratrici, i lavoratori e le imprese stanno
vivendo in questo momento, Cultural delivery si propone come un’occasione di confronto con
alcune delle personalità più importanti per lo spettacolo dal vivo: esponenti politici e referenti
istituzionali del Ministero della Cultura saranno invitati a discutere del prossimo futuro in un
contesto inedito, ideato per affrontare le questioni del settore con uno sguardo che vada ben
oltre l’emergenza.
C.Re.S.Co avverte più che mai il bisogno di visioni lungimiranti, di strategie condivise e di nuove
alleanze, fondate sull’ascolto e sul coraggio di cambiare strada, per il benessere del sistema dello
spettacolo dal vivo e soprattutto delle cittadine e dei cittadini del Paese.
Il format prevede 6 appuntamenti, formulati come brevi incontri di 45 minuti, caratterizzati da un
approccio informale e un’atmosfera rilassata e si terranno ogni venerdì all’ora dell’aperitivo.
Gli incontri si svolgeranno fra la presidente di C.Re.S.Co, Francesca D’Ippolito, coadiuvata da
Davide D’Antonio, un esponente politico e un giornalista, diverso per ogni appuntamento.
Nessun commento:
Posta un commento
Che cosa ne pensi?