Ecco la prossima stagione di prosa del Teatro San Babila di Milano (direzione artistica Marco Vaccari), che è stata presentata ieri a Milano.
Nella prossima pagina, tutti i titoli.
STAGIONE DI PROSA 2015-2016
dal 9 al 18 ottobre 2015
MAURIZIO MICHELI VITO
Un coperto in più di Maurizio Costanzo
regia Gianfelice Imparato
Un ricco gioielliere vive con sua moglie una vita coniugale apparentemente tranquilla e felice. Un giorno arriva un piccolo imbroglione che tenta di rifilare gioielli falsi. Una commedia di finzioni, imbrogli e… amicizia.
dal 23 ottobre al 1 novembre 2015
ANDREA BUSCEMI NATHALIE CALDONAZZO
Il malato immaginario di Molière
regia Andrea Buscemi
Le stramberie del vecchio Argante afflitto da infinite patologie sono più lo specchio di un’anima impaurita dal mondo. Succube di medici approfittatori, in un ambiente torvo e disperato, carico di spietatezza ed egoismi.
dal 6 al 15 novembre 2015
PINO STRABIOLI ALICE SPISA
L’abito della sposa di Mario Gelardi
regia Maurizio Panici
L’incontro in una sartoria di due vite tra la passione per gli anni Sessanta e le ritrosie di una ragazza che non sa come comportarsi con gli uomini. E poi un segreto che è possibile svelare…
dal 27 novembre al 6 dicembre 2015
VANESSA GRAVINA FRANCESCO SALVI
Nina di André Roussin
regia Pino Strabioli
Elegante ed essenziale, Nina è da considerarsi un cult della commedia francese d’autore basata sul classico triangolo lui–lei–l’altro, in un meccanismo perfetto e irresistibile.
dall’11 al 20 dicembre 2015
GIANCARLO ZANETTI DANIELA POGGI LUCHINO GIORDANA
Il gioco (The game) di David Foley
regia Enrico Maria Lamanna
Un crescendo di sorprese e colpi di scena che lasciano senza fiato. In quest’ultimo thriller dell’autore americano, nulla è come ci si aspetta e guai a pensare di aver capito in che direzione sta andando la storia.
dal 29 gennaio al 7 febbraio 2016
PAOLA GASSMAN LYDIA BIONDI MIRELLA MAZZERANGHI
La vita non è un film di Doris Day di Mino Bellei
regia Claudio Bellanti
Un’irreverente e curiosa conversazione di tre amiche che improvvisamente si confidano tutto quello che hanno taciuto per anni. Le loro vite filtrate da una ironia feroce.
dal 12 al 21 febbraio 2016
ETTORE BASSI GAIA DE LAURENTIIS ELEONORA IVONE
L’amore migliora la vita
testo e regia Angelo Longoni
Una commedia divertente e scorretta sulle necessità di comprendere sé stessi e le persone che più amiamo.
Un richiamo alla comprensione di quest’assioma tanto ovvio quanto difficile da interiorizzare.
dal 26 febbraio al 6 marzo 2016
BARBARA DE ROSSI
Medea di Jean Anouilh
regia Francesco Branchetti
La natura umana raccontata in modo intimo e atemporale. Un’indagine psicologica di personaggi teatrali dalla potenza tragica strepitosa e una protagonista dalla personalità prismatica.
dall’11 al 20 marzo 2016
CORRADO TEDESCHI
Il volpone di Ben Jonson
regia Cristiano Roccamo
Partendo dalla cultura classica greco-latina e sconfinando nella Commedia dell’Arte per un classico moderno che gioca con equivoci e vizi della società londinese del Seicento.
dall’8 al 17 aprile 2016
COMPAGNIA TEATRO SAN BABILA
Ciò che vide il maggiordomo di Joe Orton
regia Marco Vaccari
In uno studio psichiatrico una folle corsa fatta di diagnosi affrettate, tentativi di seduzione, travestimenti e scomparse improvvise è l’apologia del caos per il dissacrante autore inglese.
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
dal 29 dicembre 2015
GIGI SAMMARCHI PATRIZIA ROSSETTI
MARCO VACCARI VERA CASTAGNA GLORIA ANSELMI
Toccata e fuga di Derek Benfield
regia Marco Vaccari
I sussulti del matrimonio, i tradimenti, i blitz amorosi, gli appuntamenti furtivi, le scappatelle, gli equivoci imbarazzanti sono gli ingredienti di questa commedia con protagonisti mogli, mariti e amanti.
Schede artistiche
dal 9 al 18 ottobre 2015
Maurizio Micheli Vito
UN COPERTO IN PIU’
di Maurizio Costanzo
regia Gianfelice Imparato
Un ricco gioielliere vive con sua moglie una vita coniugale apparentemente tranquilla e felice. La moglie è una donna bella e sensibile, piena di charme, insomma una donna eccezionale, tanto eccezionale che non esiste più, o forse è scomparsa tempo prima o forse non è mai esistita. Un giorno arriva un piccolo imbroglione cha campa alla giornata tentando di rifilare gioielli falsi ed è proprio nel tentativo di vendere un anello che si ritrova ad entrare in questa incredibile famiglia dove la padrona di casa non esiste ma si inizia un vero e proprio rapporto a tre assolutamente reale con tanto di dialoghi, domande e risposte fatte ad una sedia vuota. Una vicenda assurda, un rapporto sbilenco, finzioni e piccole fregature.
Nel 1972 il debutto di questa commedia, vide la riunione dei fratelli Giuffrè sul palcoscenico.
dal 23 ottobre al 1 novembre 2015
Andrea Buscemi Nathalie Caldonazzo
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière
regia Andrea Buscemi
Argante, vive vita appartata e afflitta da numerosi malanni, frutti più che altro di una plateale ipocondria. Ad assisterlo con stizza e rimproveri la serva Tonina, consapevole più di chiunque altro della gratuità dei malanni del padrone, che spende cifre considerevoli per farsi curare dall’ambiguo e interessato dottor Purgone. Desideroso di avere un medico quotidianamente a portata di mano, Argante decide di assegnare in sposa la propria unica figlia Angelica allo stesso dottore, nonostante la stessa sia innamorata segretamente del giovane Cleante, il quale a sua volta si è finto maestro di canto per frequentare la ragazza. Mentre l’avvenente moglie di Argante intesse una tresca con lo stesso Purgone, Tonina e Angelica cercano di scongiurare lo sconsiderato matrimonio… Ultima commedia dell’autore francese essa coniuga la felicità inventiva della farsa alla sofferta contemplazione del mondo a lui tipica. L’antinomia fra questi due aspetti ne fa un’opera di straordinaria ricchezza e una lancinante testimonianza della condizione interiore di Molière nel suo ultimo anno di vita. Lo stesso, alla quarta replica dello spettacolo, si sentì male in scena proprio nelle vesti del protagonista: volle terminare lo stesso la recita, e morì a casa poco dopo, lasciando al mondo l’idea che questa opera restasse per sempre il suo testamento morale e artistico.
dal 6 al 15 novembre 2015
Pino Strabioli Alice Spisa
L’ABITO DELLA SPOSA
di Mario Gelardi
regia Maurizio Panici
Italia 1963. E’ l’anno del matrimonio Ponti-Loren, della visita in Italia di Kennedy, della scandalosa love story tra Teddy Reno e Rita Pavone, è l’anno della tragedia del Vajont. Alto-basso, rosa-nero, le vicende si alternano così nel paese ed anche nella vita del sarto Lucio.
Lucio è un sarto di abiti militari, figlio di un sarto di abiti militari; ha girato tutta l’Italia con i suoi genitori ed ora parla un dialetto che è un miscuglio di molte lingue. Lucio è un uomo di mezza età, un po’ irascibile, dai modi spicci e diretti, ma in fondo una brava persona, quindi non se la sente, forse non può proprio rifiutare, quando un capitano gli chiede di cucire l’abito da sposa di sua figlia. Lucio non può tirarsi indietro, ma non sa nemmeno come fare, così è costretto ad assumere una giovanissima sartina, Nunzia, una ricamatrice. Così il logorroico Lucio deve dividere la sua sartoria con la timida Nunzia “che per tirarle una parola di bocca ci vuole più di una tenaglia”. E’ l’incontro e la scoperta di due vite, di due imprevedibili vite tra la passione per le canzoni di Rita Pavone e le ritrosie di una ragazza che non sa come comportarsi con gli uomini. E’ il racconto del mondo fuori da quella sartoria, ma anche il piccolo mondo di due persone che custodiscono un segreto che finalmente possono svelare.
dal 27 novembre al 6 dicembre 2015
Vanessa Gravina Francesco Salvi
NINA
di André Roussin
regia Pino Strabioli
Il classico triangolo lui, lei, l’altro in un meccanismo perfetto. Inossidabile e resistente alle mode ed ai tempi la commedia, scritta nel 1949, mantiene la forza della brillantezza insieme alla psicologia raffinata e profonda dei personaggi. Tra uomini deboli, annoiati, Nina diventa il punto di riferimento. Diretta, chiara, spregiudicata, Nina è la donna che vince, decide, manovra, coinvolge e sconvolge i suoi maschi ambigui, sperduti, confusi. Trasforma quel triangolo in cerchio perfetto. Traccia i contorni di un territorio nel quale è regina, madre, moglie, amante ravvivando la vita di Adolfo e Gerardo, rendendola frizzante e nuova ogni giorno. Nina è la donna di oggi, tenera e pratica, colta e raffinata ma sempre determinata.
Elegante ed essenziale Nina è da considerarsi un cult della commedia francese d’autore per un gioco teatrale leggero e raffinato.
dall’11 al 20 dicembre 2015
Giancarlo Zanetti Daniela Poggi Luchino Giordana
IL GIOCO
The game
di David Foley
regia Enrico Maria Lamanna
Nulla è come ci si aspetta e guai a pensare di aver capito in che direzione sta andando la storia…
Camille, donna elegante e sofisticata, è una rinomata creatrice di gioielli, una donna ricca e famosa. Billy, un cameriere incontrato ad una festa, è per lei l’avventura di una notte.
Ma chi è davvero Billy? Un ragazzo di vita? Un ragazzo in cerca di affetto? O in cerca di vendetta? Oppure è un ricattatore? O un assassino? E le sorprese non finiscono con Billy. Anche lo stolido uomo della sicurezza, Ted, non è esattamente quello che sembra…
E il famoso Emerald Star, la stella di smeraldo (ammesso che esista) dove sarà nascosto? E perché ad un tratto ci vengono in mente Edipo e Giocasta? E chi è in realtà Camille? Quali segreti sono nascosti nel suo passato? E chi ammazza chi? E chi era Mildred Johanssen e perché è così importante nella nostra storia?
Dire di più sarebbe un peccato. Un thriller alla pari con Duello di Anthony Shaffer e con Trappola Mortale di Ira Levin.
dal 29 gennaio al 7 febbraio 2016
Paola Gassman Lydia Biondi Mirella Mazzeranghi
LA VITA NON E’ UN FILM DI DORIS DAY
di Mino Bellei
regia Claudio Bellanti
Gli scienziati dicono che l'essere umano usa il 10% del proprio cervello e che occorreranno secoli prima che impari ad usare il restante 90%. Angelina non sa usare nemmeno quel 10%. Lei è tutta lì, nel suo niente.
Amalia, invece è sicuramente una donna intelligente, ex attrice e cantante di grande successo, ex “bella”. Oggi è soltanto una donna sull'orlo del tracollo finanziario e nervoso e che usa almeno un buon 20% del proprio cervello… Augusta, donna energica , di poche parole, ma ricca di fatti… probabilmente è quella che lo usa meglio: … “sola e felice”, apparentemente, ma forse anche arrabbiata con la vita e con la propria percentuale d’ uso cerebrale. Tre amiche che alla soglia dei 70 anni, dopo la reciproca conoscenza, durata gran parte della vita, scelgono il giorno di Natale per dirsi improvvisamente tutto, per rivelarsi senza alcun pudore tutte le scomode verità che hanno taciuto nei decenni precedenti per il quieto vivere. Auguri un po’ insoliti, che degenerano fino a diventare al vetriolo.
dal 12 al 21 febbraio 2016
Ettore Bassi Gaia De Laurentiis Eleonora Ivone
L’AMORE MIGLIORA LA VITA
testo e regia di Angelo Longoni
Due coppie di genitori molto preoccupati.
Una cena inevitabile. Due figli felici. Una tensione incontrollabile. Una parola inaccettabile: omosessualità.
Quando i giovani hanno tutto da insegnare e niente da imparare dagli adulti. Che l’amore migliori la vita può sembrare un’ovvietà, un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile. In realtà la nostra esistenza è invasa da altri sentimenti sempre più predominanti e che fanno parte del corredo del nostro vivere sociale: la rabbia e la paura. La ristrettezza mentale spesso accorcia il campo visivo e rende mediocri, condannando alla pratica costante dell’ipocrisia. Una storia sulle piccole immoralità quotidiane che ognuno vive e subisce, sulle ottusità che ci pervadono e che facciamo tanta fatica ad abbandonare.
dal 26 febbraio al 6 marzo
Barbara De Rossi
MEDEA
di Jean Anouilh
regia Francesco Branchetti
Medea e la nutrice sono profughe nei pressi di Corinto dove la maga era giunta con il suo amato Giasone, dopo avere viaggiato insieme per dieci anni colmi di passione, eccessi e assassinii. Qui le due donne sentono grida e suoni di festa che arrivano da lontano e Medea scopre che stanno festeggiando Giasone, che l’indomani sposerà Creusa la figlia di Creonte, il re di Corinto. Questa è la molla che scatena nella protagonista un incontenibile odio e desiderio di vendetta verso l’uomo che le è stato complice fino ad allora in tutto, nel bene e nel male e compagno, in una passione che in lei non conosce limiti. Folle di odio e di amore, sola, rifiutata dalla società, dapprima è disperata e combattuta sul da farsi. Quando però incontra Giasone che accusa solo lei di tutto l’orrore che hanno commesso insieme ricordando al contempo, con pietà e nostalgia, il sentimento passato, inferocita dalle parole dell’amato mette in atto la sua terribile vendetta. Eroina di grande fierezza, e di grande solitudine, emerge da questo testo come un’indimenticabile figura femminile: la sua tragedia parla alla nostra coscienza del dramma dell’isolamento, degli amori incompiuti, del fallimento delle relazioni, della resa dei conti tra un uomo e una donna che si sono amati.
dall’11 al 20 marzo 2016
Corrado Tedeschi Woody Neri
IL VOLPONE
di Ben Jonson
regia Cristiano Roccamo
Certamente un classico moderno. Ben Jonson, come Shakespeare, nella scrittura delle sue commedie impiega la struttura dell'intreccio plautino degli equivoci e gioca con i vizi della società del tempo. Una storia che vive grazie all’avidità ed alla menzogna.
A Venezia Volpone, invia il suo servo Mosca dai suoi futuri eredi facendo loro credere di essere moribondo. Voltore, Corbaccio e Corvino, coprono Volpone di regali per la pronta guarigione incrementando a loro insaputa il patrimonio dell'uomo. Gli uomini ovviamente sono interessati solo alla possibile eredità.
Travestitosi da mercante assieme a Mosca e spacciandosi per venditore di unguenti, Volpone vede Celia, moglie di Corvino e ne rimane subito colpito. Mosca, smessi i panni del mercante, convince Corvino a far vedere Celia a Volpone, dichiarando che la compagnia della donna sarebbe di sicuro giovamento al moribondo: la richiesta si fa ancor più disdicevole quando Mosca suggerisce a Corvino di far giacere la donna con Volpone, convincendolo del fatto che l'azione avrebbe fatto meritare a Corvino l'eterna gratitudine di Volpone e la ricca eredità.
dall’8 al 17 aprile 20115
Compagnia Teatro San Babila
CIO’ CHE VIDE IL MAGGIORDOMO
di Joe Orton
regia Marco Vaccari
L’azione di svolge interamente e in tempo reale nello studio psichiatrico del Dottor Prentice il quale tenta di sedurre un’apprendista segretaria forse un po’ troppo ingenua. L’irruzione della moglie nevrotica, quella di un allucinante e irreprensibile ispettore sanitario, di un maldestro fattorino d’albergo e di un poliziotto con dubbie capacità investigative fanno il resto.
Imbarazzi, scambi d’identità, aggressioni ed inseguimenti, equivoci e diagnosi affrettate, travestimenti e scomparse improvvise. Quello proposto da Orton è un meccanismo ad orologeria che fa saltare ogni certezza e travolge ogni logica utilizzando personaggi esasperatamente folli. Con un dialogo paradossale e arguto in parte influenzato da Oscar Wilde e dal teatro dell’assurdo il dissacrante autore inglese celebra l’apologia del caos.
ABBONAMENTO A 10 SPETTACOLI
Abbonamento Intero (10 spettacoli) posto fisso platea e balconata euro 200
Abbonamento Intero (10 spettacoli) posto libero platea e balconata euro 230
Abbonamento Under 30 (10 spettacoli) posto fisso platea e balconata euro 160
Abbonamento Under 30 (10 spettacoli) posto libero platea e balconata euro 180
BIGLIETTI STAGIONE PROSA IN ABBONAMENTO
Biglietto Intero platea e balconata euro 27,50 (compresa prevendita)
Biglietto Under 30 platea e balconata euro 22,00 (compresa prevendita)
Biglietto Unico (mercoledì) platea e balconata euro 17,00 (compresa prevendita)
FUORI ABBONAMENTO TOCCATA E FUGA
Biglietto Unico platea e balconata: euro 20,00 (compresa prevendita)
Biglietto Unico Abbonati platea e balconata non valido 31 dicembre euro 15,00 (compresa prevendita)
BIGLIETTI 31 DICEMBRE
Biglietto Unico 31 dicembre 2015 ore 18.30 platea e balconata: euro 49,00 (compresa prevendita)
Biglietto Unico 31 dicembre 2015 ore 22 platea e balconata euro 69,00 (compresa prevendita)
Biglietto Unico Abbonati 31 dicembre 2015 ore 22 platea e balconata euro 59,00 (compresa prevendita)
GLI SPETTACOLI AVRANNO LUOGO PRESSO IL TEATRO
martedì – giovedì – venerdì – sabato ore 20.30 mercoledì – domenica ore 15.30
TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano
Biglietteria: 02 798010
info@teatrosanbabilamilano.it
www.teatrosanbabilamilano.it
Parcheggio Convenzionato:
PARCHEGGIO PIAZZA MEDA BEST IN PARKING
Piazza Meda, 2/A – 20121 Milano
Tariffa forfait di € 5,00 nella fascia serale dalle 19.30 alle 01.00
ed in quella pomeridiana dalle 14.30 alle 18.30
Gli abbonamenti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro dal 12 maggio fino al 18 luglio 2015 e successivamente dal 1 settembre 2015. Gli abbonati a posto fisso della Stagione 2014-15 hanno la possibilità di riconfermare il loro posto entro e non oltre il 30 maggio 2015. I singoli biglietti saranno in vendita dal 1 settembre 2015 per tutti gli spettacoli in programma. I biglietti dello spettacolo fuori abbonamento compresa la data del 31 dicembre 2015 sono in vendita dal 12 maggio 2015. Per ulteriori chiarimenti, si prega di rivolgersi al numero 02 798010 da martedì a sabato (dalle ore 10 alle ore 17).
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
dal 29 dicembre 2015
Gigi Sammarchi Patrizia Rossetti
Marco Vaccari Vera Castagna Gloria Anselmi
TOCCATA E FUGA
di Derek Benfield
regia Marco Vaccari
I sussulti del matrimonio, i tradimenti, i blitz amorosi, gli appuntamenti furtivi, le scappatelle, gli equivoci imbarazzanti. Una moglie sollecita il marito a fare esercizio fisico. L’ uomo accetta ben volentieri ma, in realtà, il tempo ufficialmente passato a correre nel parco lo trascorre in compagnia dell’amante nell’appartamento di un amico compiacente. Quest’ultimo è ben lieto di rendersi disponibile perché a sua volta se la fa con la moglie di lui a costo di folli corse in bicicletta. La situazione però, precipita quando la consorte dell’amico torna improvvisamente a casa. Due case, un unico divano collocato al centro, elemento comune per entrambi
i salotti, in simmetria. La vicenda, anch’essa simmetrica, si svolge ora da una parte, ora dall’altra. A volte
contemporaneamente nei due locali. Mentre la signora A è per lavoro in America, il signor B (suo marito) cede il proprio appartamento al proprio amico C che lo usa per trascorrere ore liete con la procace signorina D. Contemporaneamente il signor B passa nell’altro appartamento e viene graziosamente ospitato dalla signora E (che, manco a dirlo, è la moglie di C).
La quadriglia viene ballata ogni mercoledì!
TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano
Biglietteria: 02 798010
info@teatrosanbabilamilano.it
www.teatrosanbabilamilano.it
Stagione Operette 2015-2016
COMPAGNIA GRANDI SPETTACOLI
ELENA D'ANGELO E UMBERTO SCIDA
regia Gianni Versino
direttore Marcella Tessarin - corpo di ballo e orchestra Grandi spettacoli
costumi Sartoria Grandi Spettacoli
Cast
Francesco Tuppo Gianfranco Cerreto Miyuki Hayakawa
Merita di Leo Gianni Versino
Roberto Piano Maresa Pagura Santi Scammacca
Paola Scapolan Mario Pennacchio
3 ottobre ore 20.30 - 4 ottobre ore 15.30
IL PAESE DEI CAMPANELLI
Operetta in tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato
In un nebbioso novembre meneghino del 1923 al Teatro Lirico stipato in ogni ordine di posti, trionfa un’operetta nuova scritta a quattro mani da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, che sul podio dirige l’orchestra sudato affannato ma felice del riscontro ottenuto. A completamento del successo il giorno successivo tutta Milano fischietta i motivi più orecchiabili del Paese dei Campanelli che deve molta della sua fortuna soprattutto all’apparato comico davvero notevole. Il principale catalizzatore è infatti La Gaffe: un nome che è già garanzia di divertimento: infatti cosa ci si può aspettare da un personaggio che si chiama così? Soltanto ed immancabilmente un caleidoscopio di equivoci e situazioni esilaranti che riescono a strappare un sorriso anche allo spettatore più disincantato e serioso. Alcuni brani musicali poi, in particolare “Luna tu, non sai dirmi perché”, conosciuto anche come fox della luna e Balla la giava o il duetto del ricamo, permeati da finezze orchestrali e soluzioni melodiche di particolare interesse, hanno finito per brillare nel tempo di luce propria, godendo di un successo anche esterno ad un'operetta che può sicuramente essere ritenuta “senza tempo”. Passano i decenni, passano le mode e gli interpreti, ma i campanelli di Lombardo e Ranzato continuano a tintinnare per la gioia di tutti coloro che amano prendersi un paio di ore di tregua dai guai quotidiani per ridere e divertirsi e farsi cullare da una fiaba avvincente e da semplici ed orecchiabili melodie.
LA TRAMA
In un'immaginaria isola olandese esiste il Paese dei Campanelli. Questo nome è dovuto al fatto che su ogni casa c'è un piccolo campanello. La leggenda dice che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti sapranno così quello che è successo. Nessuno li ha mai sentiti suonare, ma né le donne né gli uomini del paese hanno il coraggio di tentare di dimostrare il contrario. Tutto resta tranquillo fino all'arrivo di una nave militare inglese, costretta all'attracco nel porto dell'isola. Gli ufficiali della nave scendono a terra e capita l'inevitabile! I campanelli suonano, le mogli olandesi hanno tradito i loro mariti. La Gaffe, mozzo dell'equipaggio, per un imperdonabile errore comunica il tradimento alle mogli degli ufficiali. Quest'ultime arrivano sull'isola rifanno suonare i campanelli con i mariti olandesi. Ma come in tutte le favole presto ritorna la pace. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull'isola per altri 100 anni esisterà ancora l’incubo dei campanelli! Ma sarà poi un male?
21 novembre ore 20.30 - 22 novembre ore 15.30 novembre
CIN CI LA'
Operetta in tre atti di Lombardo e Ranzato
La prima metà degli anni venti fu il periodo di massimo fulgore per l’accoppiata di autori Lombardo-Ranzato. Ancora infatti non si erano spenti gli echi suscitati dal successo del “Il Paese dei Campanelli”, nel 1925, che irrompe sui palcoscenici “Cin Ci Là”, una favola assurda e divertente. E’ infatti l’unica operetta italiana in cui anche il tenore ed il soprano, di solito relegati alle classiche parti seriose, hanno parti comiche come Cin-ci-là e Petit-Gris, rispettivamente soubrette e comico. Al suo debutto, Cin Ci Là, per effetto dell’argomento un po' piccante per quegli anni, è stata definita un'operetta un po’ osé. Se i principini non sanno come fare a consumare…il matrimonio, per il prosieguo della dinastia, occorre che qualcuno faccia loro da maestro d’amore! Questa operetta, divertente ed accattivante, continua ad essere profondamente amata dal pubblico che accorre sempre numeroso e mai si stanca di divertirsi alle sue rappresentazioni.
LaTrama
Siamo a Macao, in una Cina da cartolina illustrata ed in pieno Cion-ki-sin. Il Cion-ki-sin fa parte delle antiche tradizioni cinesi ed è un periodo particolare durante il quale sono sospesi divertimenti e lavoro fin quando i Principi della casa regnante, dopo essersi sposati, non avranno consumato il matrimonio. I due sposi sono giovani e tutto farebbe pensare ad un Cion-ki-sin di breve durata, ma ahimè Ciclamino e Myosotis, non hanno le idee molto chiare su quelli che sono i doveri matrimoniali. Il mandarino Fon-Ki, padre di Myosotis è disperato: come far finire il Cion-ki-sin? Semplice. Basterà trovare un’istruttrice con i fiocchi per Ciclamino e chi meglio dell’attrice cinematografica Cin Ci Là, sua ex amante appena giunta da Parigi per girare un film, gli potrà risolvere l’annoso problema? Intanto sulle tracce della bella Cin-Ci-là giunge a Macao il suo eterno e sfortunato innamorato Petit-Gris che, scoperta l'alta missione cui si sta dedicando la sua amata, non perde l’occasione per renderle pan per focaccia ed “istruire” a sua volta la dolce ed ingenua principessa Myosotis. Ma la cosa si scopre ben presto e Fon-Ki, padre della principessa va su tutte le furie. A salvare la situazione ci penserà ancora una volta Cin-Ci-là che, convinti i principini a ritrovarsi finalmente tutti soli in una bella notte stellata, terminerà di girare il suo film e tornerà a Parigi con l’inseparabile Petit-Gris.
23 febbraio ore 20.30 - 24 febbraio ore 15.30
LA VEDOVA ALLEGRA
Operetta in tre atti di Viktor Léon e Leo Stein
Dopo essere stato rifiutato, perché definito poco interessante da diversi compositori, il libretto di Victor Leon e Leo Stein, tratto dalla commedia “L’attaché d’ambassade” di Meilhac, finì casualmente nelle mani di Lehar che ne rimase invece entusiasta. Al punto tale che in pochi giorni già aveva composto il brano “Donne, donne, eterni dei”. Ma se il compositore credeva ciecamente ed ottimisticamente in questa nuova operetta, cui aveva dato il titolo “Die lustige Witwe”, altrettanto non si può dire degli addetti ai lavori che lo consideravano un sicuro fiasco. Ma il culmine si raggiunse quando il direttore dell’Accademia musicale di Vienna, al termine di una prova dell’operetta cui aveva assistito, sentenziò: “…questa non è musica!” Quanto si sbagliava! Partita quasi in sordina, dopo poche repliche questo lavoro, così osteggiato e poco considerato, era già un successo senza precedenti. Le repliche più non si contavano e tanto fu il clamore in tutto il mondo che in pochissimo tempo la “Vedova” divenne: La Veuve Joyeuse, The Merry Widow, La Viuda Alegre. In Italia debuttò in prima nazionale il 7 aprile 1907 al teatro Dal Verme di Milano, nella magica ed irripetibile interpretazione di Emma Vecla. Alla cinquecentesima replica era presente Franz Lehar in persona che, entusiasta, si complimentò con la protagonista dichiarando di non aver mai visto il suo capolavoro interpretato con tanto brio e tanta bravura. La Vedova Allegra nei suoi contenuti è poi decisamente attuale: occorre ad ogni costo salvare le dissestate finanze di uno stato! Pensate come sarebbe bello se anche nella realtà bastasse un semplice matrimonio! Ma siamo nel magico mondo dell'operetta e tutto si risolve facilmente, nulla si prende veramente sul serio, neanche i tradimenti: quale marito perdonerebbe la presunta scappatella della moglie solo leggendo su un ventaglio la di lei frase “io sono una donna onesta”? Tra tutte la più rappresentata ed imbattuto cavallo di battaglia tra le due guerre, è il simbolo del genere operettistico, la punta di diamante di quel mondo fatuo ed irreale che non tornerà mai più: la Belle Epoque.
La Trama
Le finanze del Pontevedro sono in grave pericolo. Infatti la graziosa Anna, vedova del banchiere Glawari, trascorso l’anno di vedovanza, ha deciso di recarsi a Parigi e magari riprendere marito. Di qui il problema. Infatti se costui non fosse un pontevedrino, l’eredità lascerebbe le casse del Pontevedro e la bancarotta sarebbe inevitabile! Il barone Zeta, ambasciatore pontevedrino a Parigi, coadiuvato dal suo segretario pasticcione, Niegus, ha un’idea geniale. Rammentando che un tempo tra Anna ed il Conte Danilo Danilowitch, pontevedrino purosangue e scapolo, ci fu del tenero, ma poi non se ne fece nulla per una questione di diversità di ceto sociale, approfitta della festa organizzata in ambasciata per il genetliaco del sovrano, per farli incontrare: forse l’antica fiamma potrebbe riaccendersi… Le cose però non vanno nel modo sperato ed Anna e Danilo, anche se non hanno mai smesso di amarsi, non riescono a dimenticare gli antichi rancori. Come se non bastasse, la moglie del Barone Zeta, Valancienne, durante la festa che si tiene il giorno successivo nella villa della Glawari cede alle lusinghe di Camillo De Rossillon, un suo assiduo corteggiatore. Quando tutto sembra precipitare, ecco che il miracolo dell’operetta si compie ancora una volta! E così, mentre il barone Zeta perdona Valancienne scoprendo che, malgrado le apparenze, si è comportata da “donna onesta”, Anna e Danilo, dopo tanti tentennamenti, trovano il coraggio di confessarsi il loro amore. Le finanze pontevedrine sono salve e Njegus non sarà più in bolletta: finalmente gli pagheranno lo stipendio!
Abbonamento Stagione Operette Euro 60
Biglietto Unico Platea e Balconata Euro 2
Nessun commento:
Posta un commento
Che cosa ne pensi?