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venerdì 7 ottobre 2022

L'Albero della Musica: Emiliano Toso coinvolge il Teatro Manzoni di Milano



Il teatro Manzoni è diventato un unico organismo pulsante come un cuore solo, il 6 ottobre, per la serata esperienziale con Emiliano Toso, dal titolo L’ALBERO DELLA MUSICA (Esperienza a 432Hz - Piano Solo -).

Il Direttore Alessandro Arnone, per il secondo anno consecutivo, ha avuto il coraggio di aprire le porte del teatro storico del cuore di Milano, salotto del divertimento “pensante” – che quest’anno festeggia il 150° anniversario – per scommettere su un evento che ha unito arte e benessere, in una concezione pionieristica della “cura olistica” dell’uomo, che da sempre le generazioni precedenti a noi hanno percepito come reale ed autentica, a livello empirico, ma che ora sta avendo l’avvallo di ricerche mediche e scientifiche.



Non per nulla, Ph.D Emiliano Toso non solo è Musicista a Compositore, ma è nato come Biologo Cellulare ed il libro che sta scrivendo, a fianco della sua musica, ne sarà testimone.

Dalle provette con le cellule, in una stanza buia, ad un golfo mistico scuro in un teatro illuminato dai riflettori (ma anche, come sua abitudine, in un bosco, su un lago o persino…nella Camera dei deputati!), Emiliano Toso ha mollato il camice quando ha compiuto 40 anni ed è passato al lato luminoso delle note.

D’altronde, sui palchi teatrali si “compiono riti”, e quale rito più bello di vivere la musica e ritrovarsi insieme a vibrare sulle stesse corde come un unico strumento musicale?

Dopo due anni di isolamento, le persone che hanno accolto la proposta della serata sono confluite in un solo luogo - il Manzoni, appunto – nello stesso momento, portandosi sulle spalle il bagaglio della loro giornata, delle loro vite, del loro erlebnis così eterogeneo e diversificato, che a volte ci fa sentire diversi e differenti, senza considerare che facciamo tutti parti della stessa specie, la razza umana.
Anzi, di più. Siamo un concentrato di cellule viventi, come lo sono tutti gli altri esseri su questo pianeta, dagli organismi più semplici, agli animali e le piante. Ed anche gli oggetti inanimati, che comunque sono fatti di vibrazione, secondo, non solo le antiche tradizioni mistiche, ma la fisica quantistica e le neuroscienze.

Toso, quindi, ha aperto la serata, rompendo il ghiaccio con la platea milanese, attraversandola a piedi scalzi e battendo su un tamburo che lui stesso ha costruito.

 

Seppure il sottotitolo della serata fosse Piano Solo, ancora di più, Emiliano Toso solo non è stato: sul palco, c’era qualcuno ad attenderlo, una pianta di ciclamino che ha partecipato al concerto, grazie a degli elettrodi che hanno trasformato le inde elettriche emesse in note. Oltre ai mervigliosi acquarelli di Wilma Camatti, madre di Emiliano, che, proiettati sullo sfondo, davano forma e colore alle note (avete mai pensato quanto una nota possa essere associata ad un colore?).

Ma non solo, perché il compassato pubblico milanese è stato, da subito, gentilmente invitato a salire sul palco per ascoltare la musica sotto o di fianco al pianoforte: quel palco di legno così pregno delle emozioni di centinaia di migliaia di attori che in 150 anni si sono esibiti con le loro storie da raccontare, nel salotto bene di Milano. Quel palco che ha fatto da ulteriore cassa di risonanza alle vibrazioni, belle, del pianoforte accordato a 432hz.

Straordinario vedere la lunga fila che si è da subito creata per provare l’esperienza: chi scrive è stata tra le prime ad accettare la “sfida” ed a accoccolarsi con la schiena contro la gamba del pianoforte, poggiando le mani sul palco, sul cuore e aperte in segno di accoglienza sulle gambe. Posso testimoniare che, dopo pochi secondi, gli occhi del pubblico su di noi, non sono più stati un problema e la musica ci ha accompagnato, singolarmente ma insieme, in un viaggio fatto di emozioni e vibrazioni.

Personalmente, sentire le note vibrare a livello della colonna vertebrale mi ha fatto capire come anche essa sia uno strumento, semicavo all’interno, come un flauto, e conduttore come qualsiasi strumento, e di come l’energia (kundalini) potesse radicarci al suolo ed elevarci contemporaneamente.

Esattamente come un albero. 


Il brano Pace è stato un vero insieme di intenzioni (ah, quanto la parola “intenzione” è pregna di significati) inviate dal cuore di Milano verso tutto il mondo fuori: come non pensare alla frase del Vangelo “Se due di voi sulla terra si uniranno per chiedere qualunque cosa, il Padre mio gliela concederà” (Mt 18, 15-20)?

I pezzi dedicati al lasciare andare, al radicamento (Le mie radici) e alla estensione verso l’alto (mi espando verso il sole), hanno rappresentato un vero momento di meditazione comune.

Il saluto con l’esecuzione di “Insieme”, dedicata ad Ezio Bosso, un altro momento forte della serata.

E sulle note del cd L’Albero della Musica la serata si è srotolata su se stessa, fino al brano finale “Flying Beyonf Beliefs” tratto dal cd Winprinting, in cui tutto il Manzoni si è alzato in piedi e si è tenuto per mano. Credo che non ci sia stato momento più significativo, dopo la separazione dei due anni di pandemia (ancora, ahimè, non finita), che vedere persone in una sala teatrale prendersi per mano senza paura e fare scorrere le energie, lungo le braccia, come rami e radici che si sfiorano in un bosco e si scambiano informazioni. 


Un mare di cellule sotto un cielo di musica.

Perché, come sto ribadendo sul mio mensile cartaceo Riflettori su Magazine, da quasi tre anni ad oggi, il benessere dell’uomo passa anche attraverso l’arte, e la salute emozionale è “prodroma” di quella fisica (ho usato questo termine di proposito, visto che in medicina ha assunto un’accezione negativa di insorgenza di una patologia morbosa, con la mia ’”intenzione” di dare un altro valore alla parola).

La musica, la danza, il canto, il teatro possono fare tanto per farci stare bene, e non lo dice qualche corrente pseudo new age, ma lo sta affermando la scienza, che inizia ad usare la musica a 432hz negli interventi chirurgici per rilassare medici e pazienti, nelle scuole, con gli animali o con la crescita con minori pesticidi per le piante.

Perché non pensarci?

Per approfondimenti, leggete https://issuu.com/silvia.arosio , ma anche, ovviamente, seguite Emiliano Toso, anche nelle sue generose dirette e video su Youtube.

https://www.emilianotoso.com/ 

ALTRI LINK

RECENSIONE DELL'ANNO SCORSO 

INTERVENTO NEUROCHIRURGIA CON LA MUSICA DAL VIVO DI TOSO 

AUDIBLE BENESSERE H24 

WATER LIFE CORTOMETRAGGIO 

TRANSLATIONAL MUSIC: https://youtu.be/W6P-zyh7IkE

INTERVISTA RAI Maggio 2019: https://www.raiplayradio.it/audio/2019/04/MARY-POP-bf318c40-025f-49ad-b517-625eb8618d3a.html?wt_mc=2.www.fb.raiplayradio_ContentItem-bf318c40-025f-49ad-b517-625eb8618d3a.&wt&fbclid=IwAR0WHbQx2-yOnGC6HrptqFgUCHJH46iWJzJJqqED6vXmncYsj8ituTTZ5uI



Finale dell'anno scorso:

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