A maggio eravamo ancora mezzi chiusi in casa: molti spettacoli sono saltati, soprattutto quelli delle perstigiose scuole di musical italiane.
Peccato, le aspettavamo, sia noi della stampa che il pubblico.
M c'è una buona notizia. Si riparte.
E lo fa anche la SDM, che questo weekend sarà all'Oltheatre al De Sica di Peschiera Borromeo con
The Wedding Singer, basato sull’omonimo film con Adam Sandler e Drew Barrymore (The Wedding Singer – Prima o poi me lo sposo). Siamo nell’America degli anni ’80: Robbie, un aspirante rockstar che si guadagna da vivere cantando ai matrimoni, viene inaspettatamente lasciato all’altare. Da quel momento in poi la sua visione dell’amore oscilla tra
disillusione e insicurezza. La musica cambia quando entra in scena Julia, una giovane cameriera promessa sposa ad uno spietato broker di Wall Street.
In una cornice psichedelica fatta di eccessi e colori stravaganti ritroviamo un amore puro, “bianco” come un vestito da sposa. Seguire i più profondi desideri ed accettarsi per quello che si è, porta sempre a vincere nonostante maschere e barriere.
Mi ha incuriosito sapere come, in tempo di Covid, possa essere messo in scena uno spettacolo con 40 allievi sul palco. Come si gestiranno i baci? Le coreografie?
E soprattutto...le maschere, così importanti in teatro, ma che oggi assumono un significato particolare?
Ho intervistato per voi Alice Mistroni, che cira la regia insieme a Chiara Vecchi, che ci parlerà anche delle sue coreografie e Giacomo Buccheri, direttore musicale dello show.