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mercoledì 1 giugno 2022

"NESSUN DORMA". il curtain call del nuovo spettacolo scritto e diretto da Luca Giacomelli Ferrarini con le musiche di Marco Spatuzzi




"Eppur si muove": la voglia di teatro c'è e quando assistiamo all'entusiamo, al talento ed alla professionalità, tutti insieme in un progetto nuovo, possiamo solo ben sperare per lo spettacolo dal vivo in Italia.

Un grande lavoro, quello che ho avuto il piacere ed il privilegio di vedere in anteprima ieri sera, al M.A.S. Music Arts & Show di Milano.

Qualcosa che è stato molto più di uno showcase per gli addetti ai lavori, ma uno spettacolo rappresentato per intero, con costumi, scenografie ed anche una pedana girevole, che, quasi come un carillon, mostrava al pubblico ogni sfaccettatura di quello che definire musical è assolutamente riduttivo.


“Nessun Dorma“ è un atto musicale ispirato ad un episodio sconvolgente della vita del Maestro Giacomo Puccini: un atto d’amore, direi, nato dalla passione per la lirica dell’autore Luca Giacomelli Ferrarini, che ha lavorato tre anni per portare sulla scena, con grande ricerca filologica ed attenzione per i dettagli, un episodio poco conosciuto della vita di Giacomo Puccini e del suo rapporto con le donne reali, diventato ispiratore per le sue opere.

Non c’è bisogno di essere esperti di opera per godere di questo progetto, che vede le magnifiche musiche di Marco Spatuzzi, non nuovo a bijou di questo genere: certo, l’infarinatura di cultura generale vi permetterà di cogliere le sfumature e le citazioni del testo, che si snoda tra storie d’amore, di passioni, di fragilità e di forza.



Perché la “fragilità” è quella parola che permea vite apparentemente borghesi e ben pensanti fino ad arrivare ad esprimersi visibilmente nella servitù di palazzo.

Luca Giacomelli Ferrarini, regista, autore e coprotagonista, intesse storie su due piani, quasi una realtà ed il suo metaverso, quello immaginale ed immaginifico della mente del Maestro, i cui personaggi chiedono solo di essere visti e resi felici. Dei personaggi che, parallelamente alla realtà, vivranno tutte le declinazioni della vita.





Non voglio svelare troppo di questo spettacolo che, sono certa, vedremo presto sulle scene.

Voglio però dedicare due parole non solo al testo, alle musiche ed alla messa in scena, ma anche al grandissimo cast che ha incarnato quello che è un “musical” forte, intenso, denso di significati, dove si sorride di tenerezza e ci si commuove per la stessa ragione. E per la tragicità dei fatti.

Cristian Ruiz, as Giacomo Puccini, è ormai una certezza del panorama musicale italiano: la sua possenza e naturalezza nel recitato, lo rende una punta di diamante che emerge in ogni ruolo che interpreta. Elvira Bonturi, sua moglie, una Floriana Monici che è donna meravigliosa, innamorata, gelosa, apparentemente fredda, ma tremendamente calcolatrice, tanto materna ed affettuosa con la servitù all’inizio per poi diventare leonessa a caccia della preda.




Giulia Fabbri, da Mary Poppins ad una cameriera fedele ed ingenua, buona dentro, sognatrice, asola perfetta per un bottone semplice e timido, come il giardiniere balbuziente Michele, un grandissimo Luca Giacomelli, molto diverso da ciascuno dei ruoli che ha interpretato fino a qui.

Immensa anche la Zia Principessa interpretata da Francesca Taverni: credo che il duetto tra lei e Floriana Monici possa davvero fare tremare le pareti (anche la quarta) di ogni teatro dove lo spettacolo sarà ospitato. Dovete vederle insieme: pelle d’oca.





Infine, la giovine Suor Angelica ha il volto di Noemi Bordi, già in La Divina Commedia, un personaggio complicato ma che l’attrice rende con grazia, con pennellate di sguardi e voce da soprano, che non possono non farci parteggiare per lei.

Non vorrei aggiungere altro. Presto, intervisterò l’autore per voi, per farci raccontare quello che è un progetto forte e coraggioso: la voglia di tornare in scena disperatamente e farlo con qualcosa di totalmente inedito, tutto italiano e che omaggia la nostra bella Italia, con “tutto quel verde che stordisce”, e le sue arie d’opera immortali, sono un regalo per il Teatro ed il pubblico italiano.

Perché, come abbiamo detto altre volte, il musical non è solo paillettes e divertimento, ma anche profondità e introspezione: e se è qualcosa di mai visto prima, possiamo solo esserne orgogliosi.






IL CURTAIN CALL DEL 31 MAGGIO AL MAS

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