ph Luca Giacomelli Ferrarini |
Le notizie belle. Ma belle proprio.
Dal 3 al 5 luglio, a Caracalla, arriva l'opera più prestigiosa di Leonard Bernstein, Mass (Messa), proposta per la prima
volta in forma scenica in Italia.
Mass sarà in scena da venerdì 1°
luglio, con repliche domenica 3 e martedì 5, sempre alle ore 21, per il
ritorno della Stagione Estiva del Teatro dell’Opera di Roma tra le mura
maestose delle antiche Terme. La nuova produzione dello spettacolo è
affidata al regista Damiano Michieletto, che torna a lavorare nella
fondazione capitolina dopo i successi del Rigoletto al Circo Massimo
nell’estate 2020 e de La damnation de Faust del 2019. Sul podio il
direttore d’orchestra Diego Matheuz, tra i più affermati musicisti
provenienti da “El Sistema”, il modello didattico-musicale fondato in
Venezuela da José Antonio Abreu.
Il cast è assolutamente da leggere e lo trovate in fondo a questo articolo.
Le foto in pagina sono di Luca Giacomelli Ferrarini, che ringrazio.
Mass è un “pezzo teatrale per cantanti, musicisti e ballerini” su testo dello stesso Bernstein, con versi aggiuntivi di Stephen Schwartz: fu commissionato da Jacqueline Kennedy per inaugurare il Kennedy Center (John F. Kennedy Center for the Performing Arts) di Washington D.C. l’8 settembre del 1971. Il lavoro nasce per essere messo in scena teatralmente ma nel nostro Paese, fino a ora, era stato eseguito solo in forma di concerto.
Accanto a Michieletto sono
impegnati Paolo Fantin che firma le scene, Carla Teti per i costumi e
Alessandro Carletti per le luci. Lo spettacolo vede impegnato il Corpo
di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato,
con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele. In scena ci sarà uno
Street People Chorus (composto da cantanti da musical), accanto al Coro
diretto da Roberto Gabbiani. Lo spettacolo vedrà anche la partecipazione
della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma.
Mass
fu pensata in un primo momento come una messa tradizionale. Bernstein
optò poi per un’opera teatrale piuttosto sperimentale, basata sulla
Messa tridentina della Chiesa cattolica romana. In scena troviamo oltre
al Coro, l’orchestra, un coro di voci bianche, danzatori, musicisti rock
e blues, al cui centro troviamo un Celebrante – interpretato nel nuovo
allestimento di Michieletto da Markus Werba – chiave di lettura
dell’intera narrazione che raccoglie attorno a sé l’intero racconto.
Nel
libretto, i frammenti liturgici veri e propri sono mantenuti e cantati
in latino, con l’eccezione del Sanctus che comprende versi in ebraico.
Ci sono poi testi aggiuntivi in lingua inglese di Bernstein stesso, ma
anche di altri autori come Stephen Schwartz e Paul Simon. L’idea
dell’opera fu fortemente influenzata da alcuni avvenimenti coevi alla
composizione: i funerali di Robert F. Kennedy nella cattedrale di San
Patrizio a New York, nel 1968; le celebrazioni del bicentenario della
nascita di Beethoven, nel 1970; e la composizione da parte di Bernstein
di un breve brano destinato al film “Fratello sole, sorella luna” di
Franco Zeffirelli, poi ritirato.
Stagione 2021/2022
Mass
Musica Leonard Bernstein
A Theatre Piece for Singers, Players and Dancers
testo di Leonard Bernstein versi e testi aggiuntivi di Stephen Schwartz
Prima rappresentazione assoluta, John F. Kennedy Center for the performing arts, Washington D.C., 8 settembre 1971
DIRETTORE Diego Matheuz
REGIA Damiano Michieletto
MAESTRO DEL CORO ROBERTO GABBIANI
COREOGRAFIA SASHA RIVA E SIMONE REPELE
SCENE PAOLO FANTIN
COSTUMI CARLA TETI
LUCI ALESSANDRO CARLETTI
VIDEO FILIPPO ROSSI
IL CELEBRANTE MARKUS WERBA
STREET PEOPLE CHORUS
Luca Giacomelli Ferrarini
Cristian Ruiz
Brunella Platania
Michelangelo Nari
Martina Cenere
Alice Mistroni
Natascia Fonzetti
Alice Grasso
Marianna Mappa
Giovanni De Filippi
Myriam Somma
Elisa Cal Corso
Giuseppe Verzicco
Angelo Giordano
Alessandro Della Morte
Gea Andreotti
Gianluca Sticotti
Irene Savignano
Roberto Tarsi
Francesco Cazzolla
Arturo Espinoza Bravo
Francesco Marino
Martina Peruzzi
Clara Maselli
Gianluca Cavagna
Mary La Targia
ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
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