Quotidiano online. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 249 del 21/11/2019

mercoledì 28 ottobre 2015

Compagnia scheriANIMAndelli/TEATROalleCOLONNE: la stagione



Ecco la nuova stagione della nuova stagione della compagnia scheriANIMAndelli/TEATROalleCOLONNE dal titolo LEGGERI COME PIUME.

"Siamo arrivati alla sesta stagione del nostro percorso. Una stagione ricca di sfide e nuovi compagni di viaggio. Iniziamo non prima di avere ringraziato tutte le persone che in questi cinque anni hanno condiviso con noi un pezzo di strada. Attori, tecnici, compagnie che abbiamo ospitato, amici che hanno contribuito a fare di questo luogo un punto di luce che illumina la città di Milano. Il nostro grazie va a tutti, nessuno escluso. Sarebbero tanti da ricordare uno a uno ma sono tutti delle COLONNE di questo teatro.
E ora veniamo alla nuova stagione; una stagione “leggera”. Poche date ma ogni appuntamento così diventa unico e imperdibile. Una costellazione di eventi. Nomi nuovi e riconferme. Tante ospitalità. Si inizia – come ormai è consueto – con MILANOUMANA il cuore Milano nel cuore di Milano. La scorsa stagione abbiamo dedicato l’evento a Don Gallo e abbiamo avuto ospiti davvero eccezionali, basti ricordare Dario Fo e Moni Ovadia tra i tanti. Quest’anno tanti nuovi ospiti sul palco delle Colonne per una serata evento dal titolo CONCERTO PER UNA PACE POSSIBILE, tanta musica unita alle parole dei grandi costruttori di pace ricordando i valori più cari agli organizzatori di MILANOUMANA.

In novembre COPPIA APERTA quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame in una nuova versione della compagnia dei Cardini/Teatro Tabasco. Dicembre vedrà in scena Nicoletta Mandelli con il toccante INTERROGATORIO A MARIA di Giovanni Testori accompagnata dal vivo dalla musica dei LIMINA. Apriamo il nuovo anno con due appuntamenti; uno dedicato alla grande musica e uno alla letteratura. Il primo è un tributo al grande poeta e cantautore Fabrizio De André; DA SPOON RIVER AD ANIME SALVE con la musica dal vivo dell’Orchestrina del suonatore Jones.

Il secondo evento di Gennaio è - a grande richiesta - il ritorno di Raul Montanari che ci racconta I PROMESSI SPOSI come solo lui sa fare. In Febbraio due graditi ritorni. Fabio Santini con il nuovo spettacolo C’ERA UNA VOLTA IL CINEMA viaggio dietro le quinte dei film di Sergio Leone e la coppia Faroni/Paroni con il loro nuovo spettacolo in prima assoluta SERIALITY a mali estremi rimedi in streaming che tornano alle Colonne dopo il successo di Grasse risate, Lacrime magre. Marzo si apre all’insegna del Rock puro con ROCKPOETRY un viaggio nell’universo musicale dei Rolling Stones; sul palco una band elettrizzante, i DONKEYS FOREVER e il giornalista Mauro Zambellini. Il secondo appuntamento di marzo è con la compagnia dei Demoni ovvero Alberto Oliva e Mino Manni che si confrontano con Dostoevskij con lo spettacolo LA CONFESSIONE e in Aprile la compagnia La Corda Pazza propone una sfida a suon di atti unici tra Cechov e Pirandello dal titolo CECHOV VS PIRANDELLO.

A fine aprile torna Mauro Monni; dopo il successo dello scorso anno con Feltrinelli una storia contro porta sul palco delle Colonne LA SOLITUDINE DEL RE i 55 giorni di Aldo Moro nella prigione del popolo. La stagione si chiude con una produzione molto importante per la compagnia scheriANIMAndelli, il musical LAGER MUSIC HALL in coproduzione con il teatro Out Off di Milano dove si terranno le repliche. Il testo è di Paolo Scheriani mentre la regia è firmata dallo stesso Scheriani e da Nicoletta Mandelli. Come ormai la compagnia ha abituato il suo pubblico, nell’arco della stagione ci saranno eventi a sorpresa; concerti, incontri, serate dedicate a grandi nomi della musica e del teatro. il tutto come sempre AD ALTO CONTENUTO UMANO.


VENERDI’ 30 OTTOBRE ore 20.45
compagnia scheriANIMAndelli
MILANOUMANA VI edizione
CONCERTO PER UNA PACE POSSIBILE
con Nicoletta Mandelli, Paolo Scheriani e la musica dal vivo dei LIMINA, DONKEYS FOR EVER, ORCHESTRINA DEL SUONATORE JONES e altri ospiti
Ingresso libero su prenotazione
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853


MILANOUMANA è arrivata alla sesta edizione. Come sempre a fare gli onori di casa ci sono Nicoletta Mandelli e Paolo Scheriani. MILANOUMANA è un evento unico nel suo genere dove ogni anno si è dato spazio ad argomenti di grande attualità ma senza mai tradire il moto poetico che ormai è una cifra stilistica della compagnia scheriANIMAndelli: “teatro ad alto contenuto umano “.
L’arte è fonte di trasformazione e MILANOUMANA vuole mettere l’accento su questa grande possibilità.
Nel corso degli anni hanno partecipato a questo evento artisti e personalità della cultura e della società civile di grande rilievo. L’elenco è lungo ma vogliamo ricordarne alcuni in ordine sparso: Dario Fo, Nando dalla Chiesa, Andrea Mirò, Gianni De Berardinis, Carla Peiroleiro, Carolina Crescentini, Anna Maria Fiorillo, Isabella Biffi, Moni Ovadia, Roberta Alloisio.

Abbiamo parlato di diritti umani, pena di morte, migranti, bambini soldato, mafia. Abbiamo raccontato la vita di uomini straordinari come Don Puglisi e Don Gallo. Uomini intensi e contraddittori come Giangiacomo Feltrinelli. Abbiamo sentito cantare e suonare artisti di calibro internazionale. Abbiamo sostenuto tante iniziative importanti, dalla raccolta di firme per la moratoria contro la pena di morte alla mostra di SENZATOMICA. Abbiamo collaborato negli anni con Amnesty International, La Comunità di Sant’Egidio, Nessuno Tocchi Caino. Abbiamo ricordato artisti che hanno reso più umana Milano come Giorgio Gaber e Enzo Jannacci.

In questa edizione ripercorreremo insieme tutte le tappe di MILANOUMANA dal 2010 a oggi attraverso le canzoni di grandi poeti come De André e Bob Dylan. Ascolteremo la forza dirompente del rock degli Stones e la profondità del canto armonico. Sentiremo risuonare le parole di grandi uomini e di grandi donne che hanno deciso di costruire una pace possibile; da Mandela a Gandhi a Daisaku Ikeda, da Rosa Parks a Malala. Uomini che hanno lottato per un ideale di giustizia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tutto questo ancora una volta insieme a tanti amici e colleghi.
Anche quest’anno MILANOUMANA mostrerà il cuore di Milano nel cuore di Milano.

VENERDI’ 13 _ SABATO 14 NOVEMBRE ore 20.45
compagnia dei Cardini/Teatro Tabasco
COPPIA APERTA quasi spalancata
di Dario Fo e Franca Rame
Con Lisa Moras e Michele Vargiu regia Lisa Moras
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Antonia, 38 anni, casalinga, moglie e madre, è ormai all'ennesimo tentativo di suicidio a causa dell'infedeltà del marito. Lui, affascinante intellettuale di sinistra, libertino e abile retorico, propone alla moglie la “coppia aperta” come soluzione ai problemi coniugali. Dopo un iniziale rifiuto Antonia si convince a tentare. Ma cosa succede quando una donna che si stava ormai dando per vinta finisce di fare la moglie e si riscopre femmina? Cosa succede insomma quando la coppia diventa “aperta”... da entrambe le parti? "Coppia aperta quasi spalancata" è la più rappresentata fra le opere di Dario Fo e Franca Rame, un atto unico dalla forte comicità e ironia che mette a nudo le dinamiche delle relazioni sentimentali in un contesto grottesco ma mai inverosimile. Un dipinto sempre attuale di incomunicabilità nel quale rancori e rivincite mettono in moto un carosello di eventi dai quali nè uomo nè donna usciranno a testa alta, vittime dei loro stessi desideri.

“La coppia aperta ha i suoi svantaggi. Perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio. Perché se (la coppia aperta) è “aperta” da tutte e due le parti, ci sono le correnti d’aria,..!”. Nonostante il ’68, il ’78, il femminismo, il mondo di coppia è ancora maschilista. Lui può tentare di essere civile, democratico, comprensivo, ma… se lei trova un altro, il “coppio aperto” impazzisce dal rodimento. Scoppia la gelosia, l’amor proprio calpestato, e la coppia…scoppia!
Fondamentalmente drammatico, Coppia aperta, quasi spalancata è un testo comicissimo, un tentativo di esorcizzare i difficilissimi rapporti di una coppia normalissima. Un lui e una lei, che potremmo benissimo essere noi, con i nostri problemi, le nostre incomprensioni , i nostri egoismi, i nostri segreti. La scrittura è rapida , nervosa , essenziale. Il ritmo è scatenato, quasi dettato dalla successione rapida e nervosa dei tempi di montaggio delle pubblicità televisive.
…e quando la coppia si spalanca non le resta che scoppiare, tra l’incertezza della paternità, il ventre in affitto, il dramma della gelosia esasperata che porta al delitto d’onore, forse all’incesto… Insomma, cronaca normale di normali coppie di oggi. Drammi familiari, che fanno morir dal ridere.

SABATO 12 ore 20.45 _ DOMENICA 13 ore 17.30
compagnia scheriANIMAndelli / Teatro alle Colonne
INTERROGATORIO A MARIA
di Giovanni Testori con Nicoletta Mandelli regia Paolo Scheriani
con la musica dal vivo del gruppo LIMINA
intero € 15 _ ridotto € 13-10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

La storia di una donna, di tutte le donne. La storia di tutti gli uomini o di un solo uomo. Le parole poetiche/profetiche di Testori non hanno bisogno d’altro che di essere dette e ascoltate, come in una liturgia. C’è quanto di più sacro e di più umano in quelle parole. Vanno solo fatte risuonare. Nicoletta Mandelli si confronta con la poetica testoriana mettendo a suo servizio corpo e voce; tutto quello che una donna - ancor prima che un’attrice - può dare. Non è teatro e non è preghiera o forse ne è la summa. È sufficiente dirle le parole di questo testo? Come vanno dette? Vanno recitate? È necessario? Forse andrebbero solo lette. Testori ha fatto i conti con il suo linguaggio ed ha trovato una misura inattesa che ha finito per rivelare quale forza possedessero e la sua capacità inventiva e l'innata rappresentatività della sua parola. Ora sta a ciascuno di noi fare i conti con la soave potenza del linguaggio testoriano. Come lettori o spettatori, registi o attori.

DOMENICA 10 ore 18.30
compagnia scheriANIMAndelli e l’Orchestrina del suonatore Jones
DE ANDRE’ – DA SPOON RIVER AD ANIME SALVE
Le sue canzoni, la nostra storia
intero € 15 _ ridotto € 13-10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853


La poesia delle parole. L’emozione della musica. Il calore del teatro. La vitalità di una chiacchierata tra palco e platea. Tornano le Conversazioni Unplugged, le serate “teatral-musicali” della compagnia scheriANIMAndelli. l’appuntamento è con un raro esempio di raffinatezza e semplicità, di arte che si fa impegno, di cultura che diventa quotidianità. È, infatti, interamente dedicata a Fabrizio De Andrè la sera del 9 gennaio (a due giorni dall’anniversario della morte). Musicista, poeta, compositore, cantante o, in una parola sola, cantautore appunto, che forse all’epoca, gli anni Sessanta e Settanta, non immaginava che il suo modo di essere artista sarebbe diventato “scuola”. Paolo Scheriani ci accompagnerà in un viaggio fatto di suggestioni e ricordi ma senza retorica e malinconia; solo la gioia di raccontare un uomo. Renato Franchi e L’Orchestrina del suonatore Jones suoneranno e canteranno le canzoni di De Andrè; da La canzone di Marinella a Un Giudice. Da Anime salve a Una storia sbagliata. Nicoletta Mandelli reciterà brani tratti da testi delle sue canzoni. Insomma, una serata dedicata – come disse Fernanda Pivano -  “al più grande poeta in assoluto degli ultimi cinquant'anni in Italia”.

SABATO 16 GENNAIO ore 20.45
compagnia scheriANIMAndelli / Teatro alle Colonne
I PROMESSI SPOSI COME NON L’AVETE MAI LETTO
di e con Raul Montanari
intero € 13 _ ridotto € 10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Il poliedrico scrittore e narratore Raul Montanari torna sul palcoscenico del TEATROalleCOLONNE di Milano per una magistrale lezione-spettacolo dal titolo I PROMESSI SPOSI COME NON L’AVETE MAI LETTO. I Promessi Sposi, celeberrimo classico manzionano spesso sepolto sotto polverose reminiscenze di noia accademica. Un’occasione unica per guardare il romanzo da un punto di vista nuovo e insolito, per rileggerlo, appunto, “come non l’avete mai letto”.

“Avete mai provato -scrive Montanari- a sedervi in un angolo della vostra stanza che vi dia una prospettiva diversa da quella che vi offre la solita sedia, la solita poltrona? Cambia tutto, eppure è bastato così poco! E’quello che faremo insieme in questo ciclo di incontri: sederci in un angolo di noi stessi e del nostro mondo che di solito è trascurato, impolverato, e da lì guardare cose che crediamo di conoscere bene, scoprendole diverse”.

L’apparente impossibilità di non trasformare la lettura scolastica dei Promessi Sposi in una sofferenza imposta, data dal carattere istituzionale che si colloca alla base del romanzo, è la sfida che Montanari coglie, ribaltando del tutto l’assioma: poiché I Promessi Sposi, se lo si legge facendo finta che sia un altro libro (o più esattamente: proprio quel libro lì), è anche e soprattutto un vero godimento. Lo dimostra il piacere sorprendente che il romanzo regala a chi lo prenda in mano a distanza di anni, fuori dai banchi del liceo. Nel tempo si forma, così, un club di amanti dei Promessi Sposi, che rivelano a malincuore e con un certo imbarazzo la loro perversione e i piaceri indicibili che ne ricavano. In questa lezione spettacolo, Raul Montanari prova a rivelarne alcuni. Un autentico “appuntamento al buio”, durante il quale la sorpresa e l’inaspettato la fanno da padroni.

Raul Montanari ha pubblicato dodici romanzi e più di cento racconti usciti in antologie e sui maggiori quotidiani e periodici italiani, insieme ad altre centinaia di articoli su argomenti letterari e di costume. Dal ‘99 tiene un corso di scrittura creativa fra i più quotati a livello nazionale. Gira l’Italia tenendo conferenze e reading. Dal 2008 dirige il festival letterario Presente Prossimo. Interviene in televisione principalmente su Rai2, Rai3, La7 e SkyTv. Nel 2012 ha ricevuto l'Ambrogino d'Oro, il massimo riconoscimento istituzionale della città di Milano. E' lo scrittore più giovane nella storia del premio. Nel 2015 è uscito il suo nuovo romanzo IL REGNO DEGLI AMICI

SABATO 6 FEBBRAIO ore 20.45
compagnia scheriANIMAndelli / Teatro alle Colonne
presenta
C’ERA UNA VOLTA IL CINEMA viaggio dietro le quinte dei film di Sergio Leone
di e con Fabio Santini
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Sfuma "La gazza ladra" di Rossini, buio in sala. Voce fuoricampo: "Il mito è il più grande spettacolo della storia. E il cinema è mito". Così incomincia "C’era una volta il cinema, viaggio dietro le quinte dei film di Sergio Leone" di e con Fabio Santini. Dalla corsa delle quadrighe di "Ben Hur", di William Wyler, girata da Leone, ai sei film epocali del grande regista scomparso. La tecnica usata da Santini è semplice. Aneddoto, racconto, ricostruzione storica talvolta critica, talvolta romanzata e spezzone di film che accompagna lo spettatore a trovare nell’immagine l’interfaccia con il testo appassionato e divertente, serio e emozionante. Si parte subito con una straordinaria esclusiva: il racconto della prima scena di "C’era una volta Leningrado", il film che Leone non ha mai realizzato, accompagnata dalla Settima Sinfonia di Shostakovitch, la celebre "Leningrado". Poi incomincia il viaggio. Un viaggio che attraversa "Per un pugno di dollari", "Per qualche dollaro in più", "Il buono il brutto il cattivo", "C’era una volta il West", "Giù la testa" e "C’era una volta in America". Il tutto contrappuntato dalle pagine evocative e emozionali della musica di Ennio Morricone che in alcuni casi domina la scena. E, alla fine, un breve cenno alla nostalgia, il sentimento che meglio di ogni altro la cinematografia di Leone aveva saputo rendere palpabile. Si chiude con foto di scena di Leone, accompagnate dall’ultimo pezzo, "Amici", dalla colonna sonora di "C’era una volta in America". Questo è in sintesi "C’era una volta il cinema". L’omaggio dovuto da un profondo conoscitore e studioso di Leone e della sua cinematografia all’arte popolare del regista scomparso il 30 aprile 1989. E’ un monologo, raccontato con ironia e senso del ritmo, con gusto della ricerca storica e aneddotica. Rappresentato alle manifestazioni teatrali più prestigiose, ha ovunque riscosso successo di pubblico e di critica. E la musica dà un suono alle emozioni che oggi come una volta i film di Leone e le musiche di Morricone riescono a far rinascere e vivere con la stessa intensità di un tempo.

VENERDI’ 19_ SABATO 20 FEBBRAIO ore 20.45
compagnia BLUSCLINT
SERIALITY a mali estremi rimedi in streaming
di e con Paolo Faroni e Fabio Paroni
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Lo spettacolo è una parodia delle serie tv e del cinema (con i suoi sequel e prequel) di cui sbeffeggia non solo la serialità come coazione a ripetere e ricerca ossessiva di una trama che duri il più a lungo possibile, ma anche la "serietà" con cui certi argomenti vengono trattati perché solo un approccio realistico permette la continuità di certe storie assurde o fantastiche. L'ironia è un lampo troppo breve in una serie tv e il dramma è necessario, perché, a quanto sembra, la vita è così: seria, melodrammatica, fatta di intrecci che per andare avanti necessitano sempre nuovi conflitti, apocalissi imminenti e colpi di scena soap-operistici. Il teatro invece ha il grande dono del one shot, del condensare in un lampo tutta una vita.  Lì ci si può permettere il volo distaccato con cui guardare le cose dall'alto (o dal basso) e inventare un nuovo punto di vista o, come in questo caso, stravolgerlo del tutto. Ecco allora zombie ad Abbiategrasso, super eroi gay in crisi, serial killer incapaci, i protagonisti di una telenovela spagnola che fanno confusione con la trama ultra-ventennale. Gli eroi postmoderni che ci accompagnano tutti i giorni con il loro realismo cinematografico, possono entrare a teatro, dove tutto è finto e nulla è attendibile? E se lo fanno, come ne usciranno?

SABATO 5 MARZO ore 20.45
Rolling Stones Italia/compagnia scheriANIMAndelli
ROCKPOETRY
viaggio nel cuore della più grande rock and roll band del mondo
con i DONKEYS FOREVER & Mauro Zambellini
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Rolling Stones Italia e la compagnia scheriANIMAndelli presentano una serata di puro Rock, con le canzoni eseguite dal vivo dai “donkeys forever”, band capace di restituire la forza elettrizzante dei Rolling Stones. I Donkeys hanno avuto l’onore di aprire i concerti di grandi musicisti che da 25 anni suonano live con gli Stones. Artisti del calibro di Darryl Jones, Bernard Fowler, Tim Ries, Michael Davis. A loro si affiancherà Mauro Zambellini che racconterà momenti della vita artistica e privata del gruppo attraverso aneddoti e curiosità. Un viaggio musicale per creare un arazzo sonoro e trasportare gli spettatori nel mondo dei Rolling Stones”, rivivere l’epopea della band che con il suo rock’n’roll ruvido e stradaiolo, tra trionfi, tragedie e resurrezioni, ha incarnato il modus vivendi , la frenesia e gli eccessi del rock. Sono passati più di 50 anni dal lontano 1962, anno di debutto della band in uno dei templi del rock: il Marquee di Londra; e fin da subito è stata affibbiata ai Rolling Stones l'etichetta di "più grande rock and roll band del mondo". Fortunatamente sono stati in grado di confermarla a più riprese. Già nel 1969, un anno cruciale nella storia della musica, sfoggiavano l'aura e l'identità di miglior gruppo dal vivo. La loro trionfale tournée negli Stati Uniti in quello stesso anno scatenò un'ondata che li proiettò oltre gli anni Ottanta. Per decenni hanno passato la maggior parte del tempo a esibirsi in tutto il mondo, rafforzando la loro posizione nell'empireo musicale. E non va certamente dimenticato il catalogo degli album e delle incisioni in studio: "Beggars Banquet", "Aftermath", "Exile On Main Street" e "Some Girls" sono solo alcuni esempi di un lavoro instancabile, ciascuno dei quali è una realizzazione che vale una carriera discografica

VENERDI’ 11 _ SABATO 12 MARZO ore 20.45
compagnia I DEMONI
LA CONFESSIONE
da Fedor Dostoevskij
con Mino Manni regia Alberto Oliva
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Con la citazione dall’Apocalisse, Stavrogin, il protagonista dei DEMONI di Dostoevskji,  affronta la confessione a padre Tichon nel capitolo più famoso del romanzo, quello che per molti anni fu vietato dalla censura e che ancora oggi in molte edizioni del capolavoro viene aggiunto solo alla fine. Nel monologo che abbiamo scelto di adattare per la scena, Dostoevskij affronta il tema scabroso della pedofilia, senza prendere mai una posizione né dare mai un giudizio definitivo:  il grande autore russo rappresenta, infatti, l’ambiguità dell’animo umano senza alcun tipo di compiacimento, il suo intento è esclusivamente quello di approfondire la natura contraddittoria dell’uomo, attraverso un grande richiamo alla libertà. E’ questo uno dei principali obiettivi del nostro modo di intendere il teatro ed è il motivo principale che ci ha portato a scegliere Dostoevskij come guida e come fonte di ispirazione. Nella nostra versione, la confessione viene fatta al pubblico. Questo comporta un’apertura del personaggio, che si mette a nudo e chiede ogni sera comprensione e condivisione, o forse anche rifiuto, commiserazione, ma non è possibile l’indifferenza. Ogni spettatore viene chiamato direttamente in causa, come testimone o come giudice, e viene chiamato a interagire con Stavroghin, a rispondere alle sue domande, anche solo con lo sguardo. Ogni sera lo spettacolo sarà diverso perché diverso sarà il pubblico. Il testo di Dostoevskij si apre all’incontro con il pubblico, che potrà trasformarlo, adattarlo alla situazione presente e renderlo vivo e attuale. Stavrogin è diviso interiormente tra bene e male ma non riesce a decidere quale via intraprendere e da questo stato di sospensione nasce il suo dolore.















VENERDI’ 8 _ SABATO 9 APRILE ore 20.45
compagnia LA CORDA PAZZA/compagnia scheriANIMAndelli
CECHOV VS PIRANDELLO
sfida a suon di atti unici tra due autori più che unici
regia Nicoletta Mandelli e Paolo Scheriani
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Possono due grandi autori apparentemente tanto lontani poter creare un corpo drammaturgico unico? Amalgamarsi e compenetrarsi tanto da rendere labile il confine tra l’uno e l’altro? Questa è la scommessa della compagnia La Corda Pazza che in collaborazione con la compagnia scheriANIMAndelli prova ad unire due grandi poeti dell’animo umano quali sono Cechov e Pirandello. Negli atti unici dei due drammaturghi troviamo l’ironia della follia e la comicità dell’assurdo; l’attenzione per i particolari della psiche e il piacere del grottesco nel rivelarne le mastodontiche contraddizioni. Si potrebbe definire uno scontro tra Titani nel più classico gioco delle parti a suon di atti unici. Il tutto non per dimostrare chi sia più bravo, se l’uno o l’altro ma per comprendere quanto siano vicini nel moto che sottende la loro scrittura. Il vero vincitore è il teatro stesso.

























SABATO 30 APRILE ore 20.45
compagnia SINE QUA NON Teatro
LA SOLITUDINE DEL RE i 55 giorni di aldo Moro nella prigione del popolo
di e con Mauro Monni
intero € 15 _ ridotto € 13-10
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853

Secondo appuntamento con Marco Monni e il suo teatro di narrazione. Dopo Feltrinelli proposto la scorsa stagione, Monni ci invita a ripercorrere uno dei capitoli più della nostra storia recente: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. La solitudine del re ci riporta a vivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dell’attacco brigatista al cuore dello Stato. Lo spettacolo sviscera la situazione emotiva e politica del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro durante i 55 giorni di prigionia nel covo delle Brigate Rosse dopo il drammatico sequestro culminato con l’eccidio di via Fani il 16 marzo del 1978.
La consapevolezza dell’uomo potente abbandonato al proprio destino, le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della “ragion di stato”, le ingerenze dei servizi segreti esteri, fanno del politico una figura a tratti Shakespeariana, e sarà interessante scoprirne i lati oscuri man mano che lo spettacolo racconterà quei maledetti giorni passati nella “prigione del popolo”. La parabola discendente di un uomo lasciato solo e abbandonato dallo stesso ingranaggio che aveva, pur con mille distinzioni, contribuito a costruire.
Un Riccardo III dei gironi nostri destinato al martirio nel nome della fermezza istituzionale, condannato da una giustizia miope, cercata nell’uso di armi e violenza e destinata inevitabilmente alla sconfitta e all’oblio. Le musiche originali del compositore Marco Lamioni, i video realizzati dal regista Paul Cameron, fanno rivivere quel clima di smarrimento e indignazione che tanto sconvolse l’Italia intera.

















dal 10 al 22 MAGGIO al Teatro out Off di Milano
coproduzione compagnia scheriANIMAndelli/Teatro Out Off
LAGER MUSIC HALL una storia quasi vera
musical in due atti di Paolo Scheriani
regia Paolo Scheriani e Nicoletta Mandelli
prenotazioni e informazioni cell_320.6757853 o andando sul sito www.teatrooutoff.it

Una storia piccola nella grande storia. Un vero musical che attinge nella tradizione dei grandi musical d’oltreoceano. Quello che in gergo viene definito “musical da camera”. Piccolo Musical è un approfondimento del lavoro iniziato con “Lager Music Hall”. Lager Music Hall è una piccola storia incastonata in una storia molto più grande; nella Storia. Siamo in uno dei tanti campi di sterminio nazisti nella seconda guerra mondiale. La moglie di un ufficiale delle SS a capo del campo, tale Frau Grass, riconosce tra gli ebrei detenuti una ragazza di nome Helen.

La ragazza è figlia di un etoile della danza di origine ebrea: Adele Wittenstein. Frau Grass vent’anni prima prestava servizio come domestica in casa della Wittenstein e anche lei aveva una figlia della stessa età della figlia della Wittenstein. Nel freddo di quel lager accade qualcosa di molto particolare. Grazie alla danza la vita di alcune ragazze del campo cambierà radicalmente. Potranno, attraverso l’arte, testimoniare l’orrore di quel che sta accadendo nei lager. Un musical dove le canzoni e la danza sono le protagoniste al pari dei personaggi che abitano questa storia. Nei lager nazisti è accaduto di tutto, non è improbabile che sia accaduto anche questo.

“Quando ho deciso di raccontare questa storia ho pensato attraverso quale forma drammaturgica potevo narrare la vita dei personaggi e mi è venuto naturale pensare al musical. Ho ripercorso nella mia memoria quanti più musical ho visto. Film dove le canzoni e la danza si amalgamavano con il recitato impreziosendo la trama. Per un attimo ho avuto quasi pudore nell’immaginare di raccontare la tragedia dei campi di sterminio attraverso uno stilema relegato il più delle volte al puro divertimento e all’intrattenimento fine a se stesso ma in breve tempo i dubbi hanno lasciato il posto alla convinzione che proprio attraverso il canto e il ballo potevo avvicinarmi alla vita e alla cultura di un popolo come quello ebraico. Il canto, il ballo e un modo tutto loro di vedere e interpretare gli eventi, anche quelli a loro più sfavorevoli. Mi sono ricordato di quel gioiello di film che è “Train de vie” e del musical “Il violinista sul tetto” che qualche anno fa Moni Ovadia ha portato da Broadway sui palcoscenici italiani. Proprio con Moni ho avuto modo di parlare del mio Lager Music Hall e ancor di più lui è riuscito a trasmettermi lo spirito che sottende un certo pensare e agire “Yiddish”. Con infinito rispetto sono entrato in punta di piedi nella Storia per raccontare una piccola storia”.


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