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venerdì 11 settembre 2015

PINOCCHIO Il Grande Musical: la recensione di Silvia Arosio


Pinocchio è tornato a casa.

Dopo 12 anni, PINOCCHIO Il Grande Musical – scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, con le musiche di Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti e liriche di Stefano D’Orazio e Valerio Negrini, è di nuovo in scena al Teatro della Luna, che, nel 2003, fu costruito appositamente per lui.

Uno dei primi casi, in Italia, insieme al Granteatro di Roma, messo in piedi in quattro e quattr'otto da David Zard, per Notre Dame De Paris.

Il teatro della Luna, per chi lo conosce e ne conosce la storia, sembra quasi un'emanazione stessa del musical, un ventre della balena allargato, dove, si compie il rito di passaggio del teatro, si entra in un modo e si esce nell'altro, come nel romanzo di Collodi.


D'altronde, il classico più studiato nelle scuole (anche nelle università), è davvero un romanzo di formazione, costellato di riti di passaggio e sottotesti ed il musical ha il patrocinio della Fondazione Collodi.

E se è vero che “la luna di giri del mondo ne ha fatti un bel po'”, anche la nostra stella Manuel Frattini, dopo vari passaggi, musical, tour internazionali (con lo stesso Pinocchio), stage e affetto del pubblico, è tornato a quello che credo sia un suo grande amore.

Perché se tutto torna, al teatro della Luna, sono tornati, in questi primi giorni di rappresentazione, non solo i giovani e gli adulti che c'erano 12 anni fa, ma anche i bambini che vedono il musical per la prima volta, e sanno già le canzoni a memoria: il bello degli spettacoli che tornano (o restano).

I brani dei Pooh hanno portato solo inizialmente i fans a vedere lo spettacolo, che poi ha allargato il suo pubblico in maniera esponenziale, nonostante per la maggior parte non siano propriamente brani da musical: è bello, a distanza di anni, ritrovare le stesse parole, chiaramente originali, e non tradotte dall'inglese.
Se la trama famosissima ben si presta a diverse trasposizioni di ogni forma d'arte, i temi trattati sono quanto mai attuali, come in ogni grande classico.


In Pinocchio troviamo la famiglia, l'amicizia, la diversità e tutti quei problemi esistenziali che ognuno di noi ha o sta attraversando, dalla fanciullezza, all'adolescenza, alla chiusura mentale e di cuore dell'età adulta.
Questa nuova versione, che conserva intatti gran parte dei punti di forza del musical, non ha deluso le aspettative: il cast è composto da performer di grande valore, molti dei quali provengono da Grease, per precisa scelta della Compagnia della Rancia (tranne qualcuno, come Floriana Monici, che ora è in The Blues Legend o Giuseppe Verzicco, in Dirty Dancing).

Su tutti, ovviamente, spicca, come ho detto, la stella Manuel Frattini (lasciatemi usare un termine italiano, essendo un performer ed un musical tutto nostro): Manuel illumina il palco ancora una volta con la sua presenza, la sua voce più bella e potente di allora, la sua carica nella danza, regalando al suo pubblico tutte quelle caratteristiche e quei giochi (i suoi “porca paletta” o “sono riccosissimo” sono diventati un cult) , che ci aspettiamo. E' bello vedere la sua “luminosità”, che si irradia (anche) dall'amore per uno delle sue interpretazioni migliori.
Ci era mancato.

Accanto a lui, tutti personaggi ben disegnati e che i nuovi interpreti calzano come loro, senza scimmiottare in nessun caso i precedenti illustri.

Niente parrucchetta rossa per Geppetto/Roberto Colombo, per un ruolo adulto, che ci dà con una voce possente ed una recitazione ben studiata; accanto a lui, un'ottima Angela/Claudia Belli, in un ruolo che le calza a pennello, molto meglio di più che in Ms. Lynch, di Grease.

Stesso discorso per la deliziosa Beatrice Baldaccini, come Bambina (Turchina), molto più a suo agio in questi ruoli fiabeschi, rispetto alla Sandy da cui proviene, graziosa ed aggraziata, nel suo abito di tulle.

Perfetto, come immaginavo, il Mangiafuoco di Fabrizio Corucci, in uno dei brani che più si avvicina al nostro bel canto, con un piede nella commedia dell'arte, ed uno nel Flauto Magico di Mozart.

Associazione a delinquere ben amalgamata, quella del querulo Gatto (Gianluca Sticotti) e della prorompente Volpe (Giulia Marangoni), che si spalleggiano e giocano in una coppia che, pur entrando dopo 45 minuti dall'inizio dello spettacolo, si ritaglia una parte che fa breccia sul pubblico.

Chiudono il cast, l'energia tormentata di Lucignolo (Gioacchino Inzirillo) ed il suo alter ego Grillo Parlante (Luigi Fiorenti), “coscienza” bistrattata ed inascoltata.


Sarebbe inutile spendere parole di elogio per Saverio Marconi, ma è inevitabile ringraziare un maestro della regia del musical, che, tra i pochi in Italia, ha capito cosa ci può portare a non invidiare troppo gli spettacoli di Broadway. Senza di lui, l'alchimia dei cambi di scena, dei “favolosi” costumi a tacconi colorati, del testo, della musica, della danza e del cast, non sarebbe stata possibile.

Le scene di Vita e Galleggiando sono davvero dei piccoli capolavori.

Non posso non citare le potenti coreografie di Fabrizio Angelini, confermate anche in questa versione, sempre con l'aiuto di Daniela Gorella.

Un applauso all'ensemble, composto, come in altri casi, da protagonisti di altri spettacoli, tra cui Giorgio Camandona, Silvia Contenti o Valentina Corrao.

Ottima scelta, quindi, in questo periodo di EXPO: un prodotto tutto italiano, che ci fa dire che anche gli italiani lo possono fare, e bene.

Avrebbe potuto La Compagnia della Rancia, fautrice delle tradizioni dei musical esteri, non offrire un servizio per gli stranieri a teatro?


Le traduzioni in inglese non sono proiettate, ma disponibili, per chi vorrà, scaricando una App iOs o Android sui propri dispositivi mobili (Opera Voice).

In conclusione, perché lasciarsi scappare Pinocchio? Non vendete i libri di scuola, ma risparmiate su altri fronti, ed andate a teatro: vi frutterà più che nel capo dei miracoli. In emozione e sogni.

I biglietti sono in vendita in tutti i punti TicketOne, on line su www.ticketone.it, telefonicamente chiamando l’892101 (numero a tariffazione specifica) e ovviamente al botteghino del teatro nelle sere di spettacolo.

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#pinocchio #musical #100%italiano

Teatro della Luna
via G. di Vittorio, 6
20090 Assago (MI)
Tel. 02 488577516
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PROGRAMMAZIONE
“Pinocchio il grande musical”:
martedì 1 settembre 2015
ore 21
venerdì 4 settembre 2015
ore 21
sabato 5 settembre 2015
ore 16
sabato 5 settembre 2015
ore 21
domenica 6 settembre 2015
ore 16
giovedì 10 settembre 2015
ore 21
venerdì 11 settembre 2015
ore 21
sabato 12 settembre 2015
ore 16
sabato 12 settembre 2015
ore 21
domenica 13 settembre 2015
ore 16
giovedì 17 settembre 2015
ore 21
venerdì 18 settembre 2015
ore 21
sabato 19 settembre 2015
ore 16
sabato 19 settembre 2015
ore 21
domenica 20 settembre 2015
ore 16
giovedì 24 settembre 2015
ore 21
venerdì 25 settembre 2015
ore 21
sabato 26 settembre 2015
ore 16
sabato 26 settembre 2015
ore 21
domenica 27 settembre 2015
ore 16
venerdì 2 ottobre 2015
ore 21
sabato 3 ottobre 2015
ore 21
domenica 4 ottobre 2015
ore 16
domenica 4 ottobre 2015
ore 20
giovedì 8 ottobre 2015
ore 21
venerdì 9 ottobre 2015
ore 21
sabato 10 ottobre 2015
ore 21
domenica 11 ottobre 2015
ore 16
domenica 11 ottobre 2015
ore 20
venerdì 16 ottobre 2015
ore 21
sabato 17 ottobre 2015
ore 21
domenica 18 ottobre 2015
ore 16
domenica 18 ottobre 2015
ore 20

PREZZI DEI BIGLIETTI

Poltronissima Blu
€ 55,00
Poltronissima
€ 44,00
Poltrona
€ 33,00
under 14 e over 70
€ 20,00 in tutti i settori

Gruppi di almeno 10 persone a prezzi speciali:

Ufficio Gruppi Teatro della Luna ufficiogruppi@teatrodellaluna.com, Telefono 02/48857333



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