Il 2015 vede il lancio del Teatro Greco di Roma quale produttore di musical e spettacoli inediti italiani, stile Broadway.
Forte del talento che esiste nel nostro Paese, il Teatro Greco metterà in scena tre fra i migliori musical italiani DOC, ma che in fatto di contenuti artistici, potrebbero benissimo competere anche all’estero. È previsto inoltre un concerto a base di musical italiani ed internazionali.
Di questi spettacoli di avevo già parlato qualche tempo fa ed a fine post, troverete i link.
Dettagli, come sempre, nella prossima pagina.
IL CONTE DI MONTECRISTO
Musiche ed orchestrazioni: Francesco Marchetti
Libretto e testi: Robert Steiner
Regia: Gino Landi
Amore, passione, invidia, odio, disperazione, speranza, vendetta, redenzione. Può un unico spettacolo inglobare tutte queste forti emozioni e riversarle poi come un’ondata gigantesca dentro i cuori del pubblico?
Il Conte di Montecristo lo fa.
Nato da un’ispirazione degli autori dopo aver letto l’epico romanzo di Alexandre Dumas, lo spettacolo racchiudere in se tutte le formule della migliore tradizione di Broadway, per trasmettere ad un pubblico eterogeneo ogni sfaccettatura delle molteplici ed intricate vicende che ruotano intorno ai personaggi di Dumas.
Grazie alle musiche epiche ed eterne di Francesco Marchetti, il pubblico uscirà da teatro fischiettando i diversi leit motifs, che sebbene classici, epici e cinematografici, contengono al loro interno melodie molto orecchiabili e difficili da dimenticare. Il libretto e i testi di Robert Steiner danno vita ai personaggi, permettendo loro di esprimersi ognuno nel linguaggio adatto alla propria astrazione sociale e culturale, ma tutti con una cosa in comune: l’incredibile forza di comunicare le proprie emozioni allo spettatore, trascinandolo con loro in quest’epica vicenda.
TRAMA
Edmond Dantès è un marinaio della nave Pharaon che sta per essere promosso a capitano; è, inoltre, in procinto di sposarsi con l'amata Mercedes, sua fidanzata. Mosso dall'invidia Danglars, scrivano della nave e aspirante da lungo tempo alla nomina di capitano, organizza una trappola per incastrare Edmond. Con la complicità di Fernand Mondego (cugino di Mercedes e dichiaratamente innamorato di lei, seppur respinto) e Gaspard Caderousse, Danglars scrive una lettera anonima, dove denuncia Edmond di essere un agente bonapartista. La missiva finisce nelle mani del sostituto procuratore del re Gérard de Villefort, che immediatamente si adopera per assicurare alla giustizia il giovane. Edmond Dantès viene arrestato e condotto nottetempo nella prigione del Castello d'If dove, per la gravità del reato imputatogli, vi avrebbe trascorso la vita. Qui fa la conoscenza di un altro prigioniero, l'abate Faria, che aiuta Dantès a fare luce sugli eventi che lo hanno condotto in prigione. Consapevole di essere stato vittima di un complotto, Edmond giura di vendicarsi di tutti quelli che lo hanno incastrato e alla morte dell'abate, Edmond riesce ad evadere e a trovare un immenso tesoro nascosto nei pressi dell'isola di Montecristo, di cui Faria gli aveva parlato. Dantès si costruisce una nuova identità e, sotto le mentite spoglie del Conte di Montecristo, ritorna a Marsiglia per attuare il piano di vendetta
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CANTERVILLE
Musiche ed orchestrazioni: Flavio Gargano
Libretto e testi: Robert Steiner e Valentina De Paolis
Regia: Marco Simeoli
Quando gli autori lessero per la prima volta “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, capirono che qualcosa mancava. La trama sembrava incompleta, quasi monca, perché corredata di un finale scarno e poco esaustivo e lo sviluppo dei personaggi sembrava limitato da un’apparenza forzatamente comica. “In fin dei conti, un uomo che uccide la propria moglie e viene condannato a vagare per l’eternità, tutto è fuorché divertente”, pensarono. Per cui ritennero opportuno ‘dare vita’ ai personaggi esistenti, iniettando nella storia originale avvenimenti e sentimenti tali da completare una trama potenzialmente ricca, ma de facto molto povera, nonché aggiungendo ulteriori personaggi, onde creare i presupposti per i vari colpi di scena che rendono avvincente il copione.
All’inizio troviamo uno spettro burbero e simpatico, che non riesce a spaventare i nuovi proprietari del castello, gli americani, cinici e orribilmente sarcastici. Quando il fantasma incontra Virginia scopriamo l’uomo dietro lo spettro, mentre affiorano sentimenti che lui considerava sepolti da secoli. In lei, Simon rivede la moglie e ciò gli riporta gradatamente alla memoria ricordi che lo turbano e terrorizzano. Qui inizia a far capolino la vera svolta all’interno della storia, ciò che provocherà tutti gli eventi, tragici o meno, a seguire.
Man mano che il personaggio di Simon s’evolverà, il pubblico lo compatirà, lo sosterrà lo detesterà ed infine vorrà proteggerlo, facendo il tifo per quella sua grande storia d’amore perpetratasi nei secoli, fino al rocambolesco ed epico finale strabiliante, completamente riscritto.
TRAMA
Siamo nel 1850, nella campagna londinese. Qui, da tre secoli, accadono strani eventi a Canterville Chase. Chiunque abiti in questo castello fugge, impazzisce o muore misteriosamente. I superstiti parlano di un fantasma, che perseguita chiunque vi metta piede.
Un giorno, la famiglia americana degli Otis acquista il castello e tutto inaspettatamente cambia. Qualunque cosa lo spettro faccia per spaventarli, non funziona. Virginia, la giovane figlia, diventa amica dello spirito di Sir Simon di Canterville e, attraverso degli incubi ricorrenti, capisce le origini dell’infestazione.
Nel frattempo, Lord Higgins, l’ultimo erede dei Canterville, che aveva venduto la proprietà agli Otis, viene a sapere dell’esistenza di un immenso tesoro nascosto nel castello e, con l’aiuto di una sedicente veggente, decide d’indurre gli Otis ad andarsene, così da poter esorcizzare la dimora dal fantasma, per scovare finalmente il bottino.
Mentre la grottesca coppia tenta ripetutamente d’insinuarsi nella proprietà, si snoda la romantica e turbolenta storia d’amore fra Virginia ed un giovane pretendente, Cecil. Nel frattempo, Simon trova un vecchio dipinto raffigurante una donna estremamente somigliante a Virginia che altri non è che Eleanor, sua moglie, uccisa da lui tre secoli prima, atto per il quale è condannato a vagare per l’eternità nel castello, incastrato tra la vita e la morte. L’amnesia che gli avvolge la mente, gradatamente, inizia a dissolversi, consentendogli di ricordare le tragiche motivazioni della sua condanna e di una profezia, leggibile da tutti nelle libreria della villa, che avrebbe rappresentato per lui la chiave della salvezza
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MARIE ANTOINETTE
Musiche ed orchestrazioni: Roberto Gori
Libretto e testi: Robert Steiner e Valentina De Paolis
Regia: Marco Simeoli
Il 16 Ottobre, 1793 la Regina di Francia, Marie Antoinette, viene decapitata per alto tradimento.
La breve vita di questa donna segnò la storia della Francia, ma anche dell’Europa e del mondo intero, in quanto fu causa e vittima degli sfarzi di Versailles, che portarono alla Rivoluzione Francese.
In questo sguardo severo, talvolta critico, talvolta scherzoso alla vita di Marie Antoinette, lo spettatore viene condotto per mano attraverso gli anni dell’ascesa e poi della decadenza di questa sovrana. A tratti l’ameranno, in altri la odieranno, ma poi piangeranno con lei e per lei, mentre si consuma il triste destino che l’accolse.
Le musiche a tratti classiche ed epiche, a volte moderne e violente portano lo spettatore indietro di quasi tre secoli a vivere le intricate vicende d’una donna unica, fantastica, tremenda, la cui vita ha cambiato per sempre il mondo intero.
TRAMA
La giovane Marie Antoinette viene sradicata dal suo Paese d’origine, l’Austria, per essere data in sposa al delfino di Francia, Luigi Augusto. Giunta in una terra a lei ignota, all’oscuro di lingua, usi e costumi, Marie si deve presto abituare alle strane usanze di Corte a Versailles, riuscendo a conciliare la sua grande voglia di arte e libertà con l’etichetta di corte. Il suo attendente personale, Mercy, deve fare i salti mortali per soddisfare ogni capriccio della giovane monarca, che si trova regina già alla tenera età di 19 anni.
Districandosi fra i pettegolezzi delle tre ziastre, un marito che pare non desiderarla e una promessa fatta al Re Luigi XV sul letto di morte, Marie trova sfogo solo nelle attenzioni d’un giovane e avvenente conte, Axel Von Fersen, un noto dongiovanni di Corte.
Col precipitare della situazione economica francese, il popolo, aizzato da un ambizioso e combattivo Robespierre, inizia a scagliarsi contro la monarchia. Coadiuvato dal sanguinario Saint Just, Robespierre ha la meglio sulla monarchia, ma potrà egli mai spezzare i sogni d’una giovane artista intrappolata nel corpo e nella gabbia d’oro d’una monarca?
MUSICAL PER UNA NOTTE
Regia: Donatella Pandimiglio
Chi non ha mai visto almeno una volta un musical? E chi non si è emozionato nel sentire quelle melodie?
Questo autunno, alcune delle più belle voci del musical vi faranno rivivere quelle stesse emozioni.
The Phantom of the Opera, Les Misérables, Sunset Blvd, Miss Saigon, Jekyll & Hyde, West Side Story, Elizabeth, Moulin Rouge, Notre Dame de Paris, Romeo & Giulietta, Dracula, Wicked, RENT, Scugnizzi e tanti tanti altri.
Una serata di varietà condotta da un mattatore d’eccezione: Paolo Gatti.
La biglietteria rispetta i seguenti orari:
lunedì - venerdì
10.00 – 13.00
16.00 – 19.00
Prenotazioni
06 8607513
Biglietti:
Poltronissime € 25,00
Poltrone € 20,00
Gruppi maggiori di 20 persone € 15,00
LINK UTILI
Gino Landi regista: intervista per Il Conte di Montecristo il Musical
Marco Simeoli: intervista al regista di Canterville il Musical
Robert Steiner
Canterville il Musical
MUSICAL PER UNA NOTTE
TRITTICO EPICO
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