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mercoledì 14 giugno 2017

La Vestale di Elicona di Mario Acampa, Opera show in italiano con musica lirica


Andrà in scena al Teatro Carignano di Torino, giovedì 15 giugno, alle ore 20.45, l’opera show “La Vestale di Elicona”, appositamente elaborata per la Fondazione CRT che ha da poco tagliato il traguardo dei 25 anni.

Lo spettacolo mette insieme alcune tra le più belle arie della lirica con un libretto inedito, basato sulla struttura del mito classico.

La nuova pièce è scritta e diretta da Mario Acampa, in una produzione dell’Accademia Perosi,
con musiche dal vivo dell’Orchestra dei Talenti Musicali della Fondazione CRT sotto la direzione di Michele Spotti.

Voce narrante è Giorgia Surina. Sul palco due giovani attori, Elisa Lombardi e Gennaro Iaccarino, fanno da contraltare alle voci liriche, anch’esse giovani: Valentina Iannone, Claudia Sasso, Marco Ciaponi, Evans Tonon. 

Le scenografie sono di Francesco Boerio, le coreografie di Raphael Bianco per i
ballerini di Egri Bianco Danza.

Le scenografie di Francesco Boerio e le coreografie di Raphael Bianco a
vantaggio dei ballerini di Egri Bianco Danza imprigionano la vicenda sul
monte Elicona, luogo in cui gli dei dell’arte, stanchi del male che gli
uomini si fanno sulla Terra, decidono di ritirarsi. Finalmente il giovane
Aristeo, animato dall’intenzione di convincere le divinità a salvare ciò che
resta di un mondo ormai sprofondato nello sconforto, decide di affrontarli.
A proteggere e custodire Melete, Arche, Aede e Tersi, dei divertenti e
sbadati quanto imperfetti, la bellissima vestale Armònia, vera eroina dello
show.

L’intreccio alterna il messaggio aulico del riportare l’arte sulla Terra,
alle dinamiche di due ragazzi che si trovano accomunati dalle stesse
inquietudini, gli stessi dubbi, le stesse necessità.
Le vicende sono narrate da una musica universale quanto la loro storia, la
musica lirica. Le emozioni viscerali, i bisogni e gli archetipi umani che
trasmette ci uniscono e risuonano come un ricordo comune anche quando le
arie d’opera vengono impunemente strappate dai loro libretti originali. Un
pensiero risuona fra le pareti del teatro: “Riconosci ciò che sei nel cuore
del tuo essere e cerca di diventarlo”. Riusciranno i nostri eroi a diventare
davvero le persone che vorrebbero essere?

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