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lunedì 28 ottobre 2019

L’Esorcista, Teatro Nuovo di Milano: la recensione di Silvia Arosio


Un dramma familiare: poco importa se il soprannaturale fa capolino nella casa “stregata” della piccola e fantasiosa Regan, una casa strana, scricchiolante, tetra.

L’Esorcista, in scena al Teatro Nuovo di Milano, è molto di più di un semplice horror.

Gli effetti speciali ci sono tutti: risatine sataniche, svolazzi a mezz’aria sui letti, aria gelida che passa tra il pubblico, vomiti che nemmeno nei peggiori traumi cranici, teste che ruotano all’impazzata in barba alla cervicale, finestre che si spalancano ma non per l'ingresso di Peter Pan, terrificanti tavole Ouija, tuoni, fulmini e saette e tensione continua.

C’è molto di più del brivido: c’è un affresco a tinte fosche di una bambina non amata, di una donna in carriera che cerca di fare la mamma, di preti in crisi di identità e di fede, di alcolismo e guai della notorietà.

C’è gelosia, incesto, amore, rivalità, omicidi, sensi di colpa, ci sono tutti gli ingredienti che fanno avvicinare questo thriller ad una tragedia greca. Del resto, quanti omicidi c’erano in Sofocle e in un Edipo Re?

Quante teste mozzate, quanti lanci dalla scogliera se non da una finestra?

Per questo, il pubblico sta rispondendo con piacere alla chiamata alle armi (emotive) del Teatro Nuovo che propone un testo come questo: difficile, forse, sulla carta (e possiamo dirlo a ragione, perché si ispira al romanzo di William Peter Blatty). E difficile anche per il logico paragone con il film degli anni 70. Bene, non accantonatelo ndando a teatro, lo ritroverete, comumque.

Il regista Alberto Ferrari, però, grazie ad un insieme di elementi, vince la sfida di rae-presentare questa storia dal vivo.

Lo fa grazie ad uno scavo psicologico straordinario e a temi che pongono domande sui sentimenti, ma anche su temi più grandi come la stessa fede. La questione che il diavolo pone sulla tentazione di Cristo in Gestemani fa tremare i polsi al cattolico più fervente.

 Un regista cinematografico e televisivo, che però non cede a recitazione da schermo, grande o piccolo, ma anzi dirige lo straordinario cast con sicura mano teatrale, in una scenografia di grandissimo impatto, firmata dalla famiglia Comotti.

Troviamo forse la cura certosina di un set nell’attenzione ai dettagli ed alle luci che illuminano le varie scene nella casa come frame.

Ma oltre ai temi ed alla regia, il plauso va allo straordinario cast messo insieme per questa prosa: sottolineo prosa, perché alcuni attori vengono principalmente dal musical.

Sto parlando di Simone De Rose, un compassato Padre Joe, del tormentato Padre Karras, un intenso Andrea Carli, ma soprattutto della protagonista, Claudia Campolongo.

Claudia, minuta e delicata, è davvero un gigante sulla scena: la amiamo, sorridiamo con lei, fino a compatirla, odiarla, temerla. Due personaggi interpretati, la dolce Regan e il demonio, forse più di uno, una legione di anime dannate: la voce dell’attrice cambia (sempre lei a dare fiato al satanasso), il corpo cambia, lo sguardo cambia e non solo grazie alla maschera. Una grande resa drammatica, per un’artista che siamo abituati a vedere nel comico.

Una certezza i grandi nomi di prosa (odio questa definizione, per me sono tutti attori in teatro): Jerry Mastrodomenico (il lezioso Burke), Massimilano Lotti (Dottor Klein – Vescovo), Michele Radice (Dottor Strong) e soprattutto la straordinaria Madre/mamma/mammina Viola Graziosi e dal grande Gianni Garko, pacato, rassicurante, forte come una cattedrale, ma infiacchito dalla vita e dalla morte, Padre Merrin.

C’è tanta roba in questo Esorcista.

Per gli amanti dell’horror, c’è “L’esorcista”, con tanto di accompagnamento musicale e paura.
Ma per chi ama il Teatro, c’è il teatro.

Perché non provare ad andarlo a vedere?

COMUNICATO STAMPA

Dopo il successo della passata stagione teatrale di KINKY BOOTS, TOC TOC e A BRONX TALE, il Teatro Nuovo di Milano riapre le porte della stagione 2019/2020 con una nuova produzione: L’ESORCISTA.

Sono andata per voi ad indagare come sarò messo in scena questo testo cult e l'intervista che vedrete, nella prossima pagina, credo sia davvero interessante...

Lo spettacolo sarà in scena dal 18 ottobre al 10 Novembre.

Leggete fino in fondo, perchè oggi ci sarà un appuntamento speciale a Milano....



Titolo celebre dovuto alla famosissima trasposizione cinematografica del 1973 “The Exorcist” diretto da William Friedkind. Il film subì molte critiche e fu anche soggetto a censura, ma nonostante ciò segnò una svolta del cinema horror diventando un vero e proprio cult. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse il libro ispirandosi ad un caso di esorcismo realmente accaduto nel Maryland nel 1950. Lo stesso Blatty, in seguito, scrisse la sceneggiatura del film, per il quale vinse l’oscar nel 1974.

L’adattamento teatrale lo si deve invece alla mano di John Pielmeier (Agnese di Dio), che nel 2008 espresse il suo interesse, nel voler adattare a opera teatrale il romanzo di William Peter Blatty. Nel 2012 al Gil Gates Theater a Los Angeles, l’opera debuttò in prima mondiale.
Nel 2019 – 2020 la commedia sarà rappresentata in diversi teatri internazionali ed europei.
L’Italia e La Francia non resteranno illese, con una versione italiana e francese prodotta da Lorenzo Vitali, già produttore di diversi musical di successo quali: Kinky Boots, Spamalot, Jersey Boys per l’Italia e We Will Rock You, Fame, La Famille Addams per la Francia.
Lo spettacolo debutterà, in prima nazionale al Teatro Nuovo di Milano il 18 Ottobre 2019.
Successivamente andrà in scena al Teatro Olimpico di Roma, al Teatro Nuovo di Verona e al Teatro Alfieri di Torino.

L’esorcista nell’immaginario collettivo ha rappresentato un punto di svolta rispetto alla narrazione dell’horror. È diventato un archetipo di paura. Affondando le proprie radici nelle paure umane. Dal libro al film e ora al testo teatrale che verrà messo in scena, gli elementi che hanno agitato le coscienze e i sonni di migliaia di persone sono ancora presenti. Vivi.
L’opera è incentrata su Regan, una giovane ragazza soggetta alla possessione demoniaca.
Quando la medicina non riesce a fornire risposte agli strani sintomi della giovane Regan, Chris sua madre, disperata, si rivolge a un prete per chiedere aiuto. Ma prima che padre Damien Karras possa affrontare ciò che ha di fronte, deve superare un problema enorme che riguarda la sua fede in Dio e le sue convinzioni, poiché questa è una lotta per qualcosa di molto più importante dell’anima di una ragazza. E’ qualcosa che mette in relazione noi con le nostre paure più profonde, i nostri segreti inconfessabili, nascosti in fondo agli altri e a noi stessi. Una battaglia fino all’ultimo respiro con i demoni che vogliono la nostra vita. L’esorcista, la prova di fede più agghiacciante ed estrema prende vita sul palco. Trasformando le inquietanti battaglie del bene contro il male, della fede contro il dubbio e dell'ego contro l'ethos in un'esperienza unicamente teatrale, tanto sofisticata quanto emotivamente coinvolgente.

La regia della versione italiana è di Alberto Ferrari.
Nella sua carriera Ferrari ha sempre lavorato sia in ambito cinematografico, come regista e come sceneggiatore, firmando diversi film per il grande schermo, sia in ambito teatrale lavorando con i maggiori esponenti del Teatro italiano odierno.
“Oltre agli effetti speciali, alla musica, alle luci, ai suoni, alle proiezioni, alla scenografia multipla, cinematografica quello che verrà realmente messo in scena sarà la natura umana” ha dichiarato il regista “Quella natura umana messa in scena ed esibita. Qui, messa a nudo, indifesa e piena di tremori.”
Ad avere questo compito sarà il cast formato da 8 bravissimi attori. Le vesti di Padre Merrin saranno interpretate da Gianni Garko, sarà Claudia Campolongo a vestire i panni di Regan MacNail, mentre il ruolo della madre Chris MacNail verrà interpretato da Viola Graziosi. Padre Karras è stato affidato all’attore Andrea Carli. Infine, il ruolo del regista Burke Dennings verrà portato in scena da Jerry Mastrodomenico. Completano il cast Massimiliano Lotti (Dottor Klein – Vescovo), Michele Radice (Dottor Strong) e Simone De Rose (Padre Joe).

L’ESORCISTA
Commedia
Scritta da John Pielmeier
Tratta dal romanzo William Peter Blatty
Musiche Ben Sprecher Stuart Snyder

PADRE MERRIN – Gianni Garko
REGAN MACNAIL – Claudia Campolongo
CHRIS MACNAIL – Viola Graziosi
PADRE KARRAS – Andrea Carli
BURKE DENNINGS – Jerry Mastrodomenico
DOTTOR KLEIN/VESCOVO – Massimiliano Lotti
DOTTOR STRONG – Michele Radice
PADRE JOE – Simone De Rose

CAST TECNICO
SCENOGRAFIE Roberto e Andrea Comotti
COSTUMI Lella Diaz
SUPERVISIONE MUSICALE Stefano Damiano
LIGHT DESIGNER Alin Teodor Pop
SOUND DESIGNER Simone Della Scala
ASSISTENTE COSTUMISTA Alessia Donnini
AIUTO REGIA Simone De Rose
DIRETTORE DI SCENA Nathan Copello
DATORE LUCI Giacomo Dettoni
CAPO SARTA Sara Bernacchi - Cristina Bandini

REGIA ALBERTO FERRARI

Prodotto da Lorenzo Vitali
Produzione e distribuzione: Laura Vitali, Elisabetta Radice, Francesco Tomasi
Direzione tecnica: Paolo Dell'Era
Ticketing: Giovanni Ronca
Amministrazione: Maura Pevere, Gloria Vitali
Comunicazione: Francesco Tomasi

Vuoi incontrare il cast de "L'ESORCISTA"?
Vi aspettiamo da Bloodbuster venerdi 11 Ottobre alle ore 18.30 per incontrare gli attori dello spettacolo, che andrà in scena al Teatro Nuovo di Milano dal 18 Ottobre al 10 Novembre.
A ogni singolo partecipante verrà dato un COUPON per acquistare un biglietto scontato a 5 euro!

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