Concludiamo oggi i tre giorni di speciale dedicati ad Artemisia il Musical, "uno spettacolo che parla di una donna, la sua passione, il suo coraggio" (Produzione di M.M Mondo Musica, www.artemisiailmusical.it).
Come anticipato, oggi incontriamo i due protagonisti, Simone De Rose (Agostino Tassi) ed Eleonora Lombardo (Artemisia).
In più, il video dei saluti finali e l'introduzione del regista, Enrico Zuddas, con la madrina della serata del 22 marzo, Francesca Taverni.
Eleonora Lombardo – Artemisia Gentileschi

Dal 2009 al 2011 con la BSMT, interpreta la protagonista Rosie nel musical Bye bye Birdie, Josephine nel musical Urinetown, Charlotte nel musical ALNM e ensemble in Kiss of the spider woman. Nello stesso anno è la protagonista Mimì nel musical RENT, regia di Francesca Taverni, costumi e scenografie originali della produzione di RENT del 2000. Partecipa a Biancaneve il Musical, Enrico Botta live, nel ruolo della Dea Acqua e come cover di Biancaneve. Nel 2012 per due anni è ballerina ensemble in Fantafavole show, produzione AltoMusic, e ad aprile 2013 riveste il ruolo di Charlotte in A little night music, compagnia perFORMErs. Da maggio 2013 per un anno ricopre il ruolo di Sonia in Ladies, la commedia musicale di produzione AMV, ed oggi è Artemisia Gentileschi in “Artemisia il Musical”, donna simbolo dell’emancipazione femminile, eroina nel volere la sua indipendenza ed affermazione artistica tra mille pregiudizi e difficoltà.
Simone De Rose – Agostino Tassi
Simone nasce a Milano il 25 maggio 1982. Inizia a studiare canto all’ Istituto Pontificio di Musica Sacra. Si laurea dapprima in Biotecnologie Farmaceutiche e in seguito in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e in Scienze dello Spettacolo. Deve la sua formazione professionale alla Scuola del Musical (SDM) di Milano fondata da Saverio Marconi, che lo dirige prima in Grease (2007) e successivamente in Cats per la Compagnia della Rancia (2009/11). Si è esibito con il coro polifonico Mysteria Vocis, con il Teatro delle Erbe a Leolandia, con la compagnia de I Legnanesi e come corista con Cristina D’Avena. Nel 2011 è performer nel Luna Park di Coney Island, New York.
Quattro figure informi appaiono in sogno alla sedicenne Artemisia: sono i personaggi più noti dei suoi quadri – Cleopatra, Maddalena, Giuditta e Susanna – che la invitano a dipingere (“PROLOGO”).
Roma, 1609. Artemisia si ritrova insieme al padre Orazio e all’amica Tuzia nel quartiere degli artisti a festeggiare il carnevale; l’atmosfera gioiosa viene interrotta dalla pubblica esecuzione di una fanciulla accusata di aver assassinato il padre violento (“OPENING”). Artemisia e Tuzia prendono parte ad una festa danzante (“BRINDIAMO”) dove si imbattono in Caravaggio, pittore dalla personalità controversa (“CERCANDO ME”).
Artemisia si lascia andare alle emozioni che la pittura suscita in lei (“LIBERA”). Ma quando esprime il desiderio di avere, un giorno, una bottega tutta sua, il padre le ricorda che essere donna è un limite insormontabile per le sue ambizioni (“SOLO UNA DONNA”).Alla fine, però, decide di farle frequentare la bottega di Agostino Tassi.
Roma, 1611. Agostino Tassi è un artista magistrale di prospettiva e paesaggistica ma anche un uomo arrogante e borioso (“SONO UN RE”). Mentre Agostino corteggia sempre più sfacciatamente Artemisia, Tuzia, che ne è responsabile e l’accompagna ovunque, comincia a provare invidia verso l’amica (“NON CI STO”).
Agostino è totalmente ossessionato da Artemisia da usarle violenza. Arrivista e privo di scrupoli (“OLTRE IL CONCESSO E L’IMMAGINATO”),Agostino promette ad Artemisia di sposarla. Quando Orazio scopre l’accaduto, infuriato, caccia Agostino e insulta Artemisia la quale, sconvolta, si chiede quale siail suo posto nel mondo (“COME VUOLE IL MIO CUORE”).
Roma, 1612. Il processo per stupro che Orazio Gentileschi intenta verso Agostino Tassi si trasforma in uno strumento di diffamazione nei confronti di Artemisia, che viene pubblicamente torturata e umiliata (“PROCESSO”).
Agostino esce vincitore, Tuzia è riuscita nel suo intento di vendetta ed Artemisia si ritrova completamente sola (“IO SENZA TE”). In convento la sua confidente Suor Graziella le restituisce la speranza di riscatto, proprio com’è accaduto all’eroina del suo dipinto “Susanna e i vecchioni” (“SUSANNA”).Con le mani ancora fasciate e doloranti, Artemisia riprende a dipingere e porta a compimento il suo capolavoro: “Giuditta e Oloferne” (“RICOMINCIO DA ME”).

Firenze, 1616. Artemisia incontra Galileo Galilei, che come lei sta andando contro tutto e tutti e la esorta a non arrendersi (“TERRA E LUNA”) e le dà la speranza di essere ammessa nell’Accademia delle Arti del Disegno; per questo motivo scrive una lettera a Orazio per incoraggiarlo a far visita alla figlia (“LETTERA DI GALILEO”).
Artemisia si confronta così con Orazio, il quale, pentito,firma la liberatoria che le permetterà di entrare in Accademia e le riconosce l’indipendenza che merita (“SOLO UNA DONNA REPRISE”). Nello stesso anno, dunque, l’Accademia fiorentina accoglie tra i nuovi membri la prima donna nella storia: Artemisia Gentileschi (“FINALE”).
VIDEO SALUTI FINALI:
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CAST
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MADRINA AL DEBUTTO
PRIMO 2015
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