apnèa s. f. [dal gr. ἄπνοια «mancanza di respiro», comp. di ἀ- priv. e tema di πνέω «respirare»]: Transitoria sospensione della respirazione polmonare. «Viviamo migliaia di apnee ogni giorno, ma se una di esse durasse per sempre?»
Una cella, un prigioniero, una sentenza.
Questi tre elementi appaiono chiari all’inizio di APNèA, monologo scritto e diretto da Mauro Leonardi, interpretato da Alessandro Intini.
Lo spettacolo sembra raccontare l’ultima ora di vita di un condannato, ma da lì prende il via il flusso di pensieri di un uomo costretto in una prigionia più metaforica che reale della quale sente avvicinarsi la fine come una liberazione e avverte l’urgenza di fissare dei punti. Così fa i conti con se stesso, con l’amore, la famiglia, l’amicizia, in un percorso che avvicina lui e il pubblico alla consapevolezza della sua reale condizione.
Ricordi, immagini, emozioni, flashback, sono vissuti nella sospensione di un movimento respiratorio, l’apnea, dove fra un’inspirazione e la sua espirazione ci può essere spazio per una vita intera.
Il protagonista si muove in uno spazio onirico ma concreto, claustrofobico ma anche sconfinato, familiare eppure ancora da scoprire.
Lo accompagnano due danz-attori, interlocutori muti e senza volto, che acquistano identità grazie al racconto di una vita che cerca il proprio senso mentre si avvia alla conclusione.
Ma se la vita come la conosciamo è ormai lontana e la morte non è ancora arrivata, se il passaggio, anziché un momento, diventa una condizione duratura, questa condizione è una prigione o è una prova di immortalità?
In quell’attimo sospeso echeggia a volte il silenzio divino di fronte al dolore umano, e si rimane in attesa, ma quanto può durare l’apnea quando l’uomo si sostituisce a Dio, credendosi onnipotente mentre è più mortale che mai?
La risposta non arriva, ma in quel tempo fermato al centro del respiro, in quella linea sospesa appena sopra la realtà, fra la vita e la morte, si avverte la speranza che i due estremi si fondano e che la linea della nostra vita sia il segmento di un cerchio molto più grande in cui la fine e l’inizio si confondano.
APNéA è su Facebook e twitter @TeatroApnea
Atto unico scritto e diretto da
MAURO LEONARDI
Con
ALESSANDRO INTINI
TEATRO SALAUNO – ROMA
Piazza di Porta San Giovanni, 10
Dal 23 Aprile al 5 Maggio 2013
(riposo 1 Maggio)
ORE 21 (Domenica ore 18.30)
www.greenticket.it
Per informazioni e prenotazioni
Teatro Salauno - Tel. 06.98 18 29 93 - 388 85 15 854 – www.salauno.it
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